Un po' di tempo fa ho scritto sul Film di Albert Arnold Gore, pubblico delle critiche:
Nuove critiche alla truffa di Al Gore sul riscaldamento globale
5 settembre 2007 – Un ufficio della Commissione Ambiente del Senato USA ha annunciato il 30 agosto un nuovo studio del dott. Klaus-Martin Schulte, secondo cui meno della metà degli scienziati che esaminano il riscaldamento globale credono che le cause siano da attribuire all'attività umana. Lo studio di Schulte passa in rassegna i trattati sul cambiamento climatico pubblicati tra il 2004 e il 2007. Sui 539 trattati presi in esame solo 38 - cioè il 7% - appoggia esplicitamente la teoria del riscaldamento dovuto all'attività umana. Complessivamente i sostegni espliciti e quelli impliciti a tale teoria arrivano al 45%. Il “consenso” di cui parla Gore sembra dunque limitarsi agli impresari dei suoi concerti e non al mondo scientifico.
James Hansen, direttore dell'Istituto Goddard della NASA, una delle “autorità” più citate da Al Gore, si è recentemente screditato quando è stato costretto ad “aggiornare” i dati della temperatura globale riportati sul sito web dell'istituto dopo che il collega canadese Steve McIntyre aveva reso noto che i dati per gli Stati Uniti impiegati da Hansen sono i dati grezzi provenienti dalle stazioni meterologiche del Global Climate Historical Network e non le medie aggiustate delle rilevazioni. Ad Hansen risultano temperature molto elevate negli anni Novanta, presentati come come il decennio più caldo della storia. Ma una volta fatta la media e gli aggiustamenti secondo le regole stabilite, risulta che il decennio più caldo furono gli anni Trenta e non gli anni Novanta. L'anno più caldo è il 1934 e non il 1998, come piace alla propaganda di Gore. La correzione di McIntyre, inoltre, riduce la media del periodo “anomalo” 2000-2006 di 0,15 gradi.
La falla apertasi in tal modo nella teoria del riscaldamento provocato dall'industrializzazione diventa irrimediabile. Sul sito dell'Institute adesso si può leggere una nota in cui si ringrazia il prof. McIntyre per aver indicato l'errore.
http://data.giss.nasa.gov/gistemp/
In passato McIntyre fu tra coloro che dimostrarono la falsità del grafico delle temperature dell'ultimo millennio redatto da Michael Mann, che presentava un abnorme riscaldamento nell'ultimo periodo, secondo un andamento definito “mazza da hockey”. (vedi
http://www.movisol.org/clima.htm).
e Ancora:
1) I periodi di caldo e freddo si alternano da sempre a prescindere dalla concentrazione di anidride carbonica.
2) Gli inverni caldi non costituiscono la prova di un reale cambiamento climatico. Sono esistiti sempre, come l'estate del 1904, quando l'Europa fu investita da un caldo tropicale, tanto che il grande fiume Elba rimase quasi a secco. L'inverno del 1907 fu così mite che le piante cominciarono a fiorire in dicembre, come in primavera. Il motivo è l'aumento delle radiazioni solari e gli scienziati danesi hanno dimostrato che il sole alla fine del 20mo secolo ha emesso radiazioni tanto intense come non è mai accaduto negli ultimi mille anni.
3) La terza tesi afferma che il quantitativo di CO2 nell'atmosfera non dipende quasi affatto dalle automobili, ma che l'attività umana contribuisce solo dall'1 al 4 per cento delle emissioni mondiali. La respirazione degli esseri umani produce 2,5 milioni di tonnellate di C02 e le macchine ne producono 6,7 milioni. Il grosso del CO2 viene dalla respirazione animale e dagli oceani.
Ognuno si può fare un'idea data l'enorme mole di informazioni disponibili su internet e non.