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Finalmente il nero varco ci si e' concesso.
Erano mesi che tenevamo sott'occhio le condizioni
dello Schwarz Gletscher ma all'ultimo tentativo di
settimana scorsa il vento ci aveva fermati.
Il meteo dava una giornata perfetta, l'unica incognita
erano le precipitazioni della notte.
Se avessero coperto le tracce, orientarsi nei punti piu'
insidiosi del ghiacciao poteva rivelarsi complesso e la
cosa mi preoccupava.
Salita da Cervina con le prime corse e nonostante questo
riusciremo a prendere solo la quarta cabina per il picccolo.
Salendo i miei pensieri prendono corpo, la neve soffice e
secca della notte ha coperto tutto. All'arrivo pero' ci
confortiamo, un nutrito gruppo sta attraversando la piana
del Breithorn. Ci lanciamo all'inseguimento e dopo un paio
d'ore siamo al sospirato colle Porta Nera.
Il gruppone parte e ara la parte iniziale del pendio, nel
frattempo arrivano anche 2 rotazioni di Frullino...
Non facciamo in tempo ad estrarre la dotazione missilistica
terra aria che i riccozzi sfrecciano via. L'unica cosa positiva
e' che ci aprono il versante piu' a destra, ancora pressoche'
vergine. La discesa inizia con immense pareti dalla pendenza
interessantissima ma soprattutto con 40 cm di polvere assoluta.
E' talmente secca che avere la punta sopra o sotto la linea di
galleggiamento non fa alcuna differenza... Essere quasi a 3800 mt aiuta!
La discesa vola tra bellissime surfate e passaggi tra seracchi
impressionanti. Usciti sulla morena del Gornergrat seguiamo
la stradina aperta dai frullisti fino all'orrido finale.
Non serve neppure la doppia, usciamo dal torrente e proseguiamo
per boschetti fino a Furi.
Per la prima volta da quando siamo partiti guardo l'ora,
sono passate quasi 5 ore, mi giro e guardo il compare:
siamo sfiniti ma nei nostri occhi brilla una luce diversa...
Una giornata indimenticabile.
Scusate per la lunghezza ma non sono riuscito a condensare di piu' ;o)
Mauro
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Qualche scatto:
![Immagine](http://ultimateimages.altervista.org/_altervista_ht/024_PortaNera.jpg)