Foto della giornata
Venerdi' 25.
Il tutto parte in sordina, il vento aveva falcidiato la polera polvere e la giornata era all'insegna del divertimento in pista...
Direzione Cervinia, si sale ed un vento gelido ci accompagna fino al passo del Teodulo (la funivia di Plateau era in manutenzione).
Dal Furgssattel scendiamo verso Schwarzsee, la neve non e' male ma soprattutto non c'e' piu' un alito di vento.
Lungo i dolci pendii notiamo una bella parete a nord percui decidiamo di scaldare le gambe.
Si risale in seggiovia e tra lunghi pianori arriviamo all'attacco. Di fronte a noi vedo subito un paio di canali al sole sul lato di Homli percui ci facciamo la bella discesa verso gli ovetti e con le ancore (un disastro) si arriva sulla punta. Una parete stupenda e poi ci mettiamo a camminare per la piana cercando l'imbocco del canalino.
Con grande sorpresa ci ritroviamo faccia a faccia con un camoscio e poi un altro ed ancora... Fantastico!
Troviamo l'attacco e li' la neve e' ancor meglio ma, scendendo noto il fratello vergine 100 mt piu' in alto.
Altro giro altra corsa... Giu' il gettone giovane si parte!! Parafrasando i giostrai ci troviamo di nuovo all'imbocco e la pendenza e' veramente interessante. Giu' di un fiato lasciando dietro il silenzio.
Si cambia, il compare vuol salire dal versante opposto percui ci spostiamo a Furi e poi su a Riffelberg.
Salendo guardo la parete immensa ed intonsa e domando al compare come mai nessuno ci si avventuri. Non si vedono evidenti pericoli e al secondo colpo d'occhio ci guardiamo le ipotetiche linee di discesa...
Seduti all'arrivo degli ovetti parte il brainstorming sui possibili pericoli e sui margini di sicurezza, dopo 10 minuti il dado e' tratto.
Si scende con l'adrenalina che pompa, attenti a ogni singolo particolare o rumore valutando iperattentamente le traettorie.
I canali si dispiegano ripidi uno dopo l'altro, proprio come nella via che ci eravamo fissati nella mente e, in pochi minuti, ci ritroviamo alla base della pèarete in mezzo ai pini. Indescrivibile, era polvere ma quasi non ce ne siamo accorti tanta era la tensione, non ci resta che rifarlo
La giornata si chiudera' con l'ultima parete, immensa, che sovrasta il trenino. 200 mt piu' a est era meglio ma abbiamo sbagliato l'ingresso e abbiamo dovuto ripiegare sulla parete piu' ripida sbucando comunque tra boschetti dove la neve era, se possibile, ancor piu' soffice.
Siamo rientrati a Cervinia appena in tempo, il vento ancora spazzava ma nella nostra mente solo tanti metri di dislivello surfati con il cuore.
MaUro & Mauro
Foto della giornata