Sergio... al mare!
Inviato: 20 ago 2007, 10:27
La settimana scorsa Sergio mi è venuto a trovare al mare .
Lo sono andato a prendere dalla stazione di Ravenna alle 10:20 di giovedi 16 e siamo arrivati al mio bagno verso le 11 e passa.
Il tempo di armare il windsurf che mi chiamano alcuni amici: erano giù col motoscafo a fare sci nautico\wakeboard.
Portiamo a riva il windsurf e ci facciamo venire a prendere dal motoscafo sulla apposita corsia di atterraggio.
Usciamo oltre le boe dei 500 mt e mi chiedono di far vedere ad un ragazzo che nn riusciva a salire sul wake come si fa; col piede malconcio ed in uno stato muscolare da depressione totale mi infilo la tavola e dopo alcuni tentativi riesco a farmi qualche centinaio di metri sul wake
Le gambe tremano, il piede duole, per cui passo la mano volentieri, essendomi divertito a surfare in quella manciata di secondi.
Ora è la volta di Sergio, al quale consigliamo tutti di provare gli sci in quanto molto + semplici del wake: dopo "un paio" di tentativi riesce clamorosamente ad uscire dall'acqua, diamo manetta ed inizia a curvare egregiamente, come se fosse su un bel pendio di neve fresca illibata, il ragazzo ha stile, si vede fino dalle prime curve, esce dalla scia del motoscafo e ci affianca, per poi provare un salto sull'onda lasciata dal motoscafo stesso. Non ce la fa e cade rovinosamente!
Il ragazzo ha la corteccia dura, sembra bionico e nn si scompone riproponendosi tranquillamente quando gli giriamo attorno per fornirgli la presa del tringolo: sul motoscafo tifiamo tutti per lui, ora è più tranquillo, sa che ce la può fare.
All'ok il driver da la manetta e Sergio scatta in piedi sugli sci come se fosse ormai una cosa abituale, è sciolto e curva sull'onda lasciata dal motoscafo: siamo sui 50 Km.\h, c'è un gruppo di ragazze ancorate su un pedalò alla boa dei 500 mt. che lo applaude, vista l'inevitabile indifferenza con cui Sergio affronta le onde del mare che si aggrovigliano con quelle del motoscafo: BRAVOOOOOOOO!!!!!!!
Dopo un pò è il turno di altri 2, un ragazzo continua a non riuscire ad uscire dall'acqua col wake, mentre il padrone dell'attrezzatura, pur avendo i legamenti del ginocchio sx infiammati, si fa notare per la sua eleganza ed andatura disinvolta.
Rientriamo a riva e si va a mangiare una spaghettata di pesce
Sono poco meno delle 2 quando inizio a spiegare a riva la teoria del windsurf: le posizioni da assumere, il vento, traverso, bolina, lasco, il baricentro velico mobile per curvare e così via: il ragazzo ascolta avido di mettersi nuovamente alla prova.
Purtroppo il mare nn l'aiuta in quanto si è mosso molto e ci sono onde relativamente grosse che aumentano notevolmente la stabilità della troppo piccola tavola per imparare.
Una volta in acqua gli faccio vedere le cose basi, dopodichè è il suo turno; il windsurf è una brutta bestia, ma il ragazzo nn molla e dopo 2 ore di saliscendo riesce a prendere il boma incrociando perfettamente le braccia come da precedente insegnamento e la vela inizia a prendere vento, punta i piedi e parte.
Fa solo qualche metro, ma è abbastanza per ricaricarlo delle energie spese fino a quel momento: scendono altri amici della spiaggia che provano a turno, Sergio si rende subito conto che nn è lui impedito (forse come pensava) in quanto questi 2, pur avendo già gli anni scorsi provato, sembrano bradipi aggrovigliati ad un albero, è proprio il windsurf ad essere ostico.
Il mare è sempre + grosso, riprova varie volte ma le energie spese in quantità in precedenza mancano, la vela è sempre + pesante e nn riesce ad uscire dall'acqua, quando esce c'è troppa instabilità sulla tavola per rimanere in piedi....
Sono le 16:30, dobbiamo avviarci verso la stazione di Ravenna in quanto il treno parte alle 17:35.
Peccato per il poco tempo avuto a disposizione, dopo il windsurf si sarebbe potuto fare un paio di ore di beach tennis e per finire una buona dose di partite a calciobalilla, giusto per fare in modo che alla sera andasse in branda subito dopo cena .
Bella giornata comunque
Sergio, di a Fedest che ci si può divertire anche al mare e nn solo al M.S.P......
Alla prossima!
Bye
Lo sono andato a prendere dalla stazione di Ravenna alle 10:20 di giovedi 16 e siamo arrivati al mio bagno verso le 11 e passa.
Il tempo di armare il windsurf che mi chiamano alcuni amici: erano giù col motoscafo a fare sci nautico\wakeboard.
Portiamo a riva il windsurf e ci facciamo venire a prendere dal motoscafo sulla apposita corsia di atterraggio.
Usciamo oltre le boe dei 500 mt e mi chiedono di far vedere ad un ragazzo che nn riusciva a salire sul wake come si fa; col piede malconcio ed in uno stato muscolare da depressione totale mi infilo la tavola e dopo alcuni tentativi riesco a farmi qualche centinaio di metri sul wake
Le gambe tremano, il piede duole, per cui passo la mano volentieri, essendomi divertito a surfare in quella manciata di secondi.
Ora è la volta di Sergio, al quale consigliamo tutti di provare gli sci in quanto molto + semplici del wake: dopo "un paio" di tentativi riesce clamorosamente ad uscire dall'acqua, diamo manetta ed inizia a curvare egregiamente, come se fosse su un bel pendio di neve fresca illibata, il ragazzo ha stile, si vede fino dalle prime curve, esce dalla scia del motoscafo e ci affianca, per poi provare un salto sull'onda lasciata dal motoscafo stesso. Non ce la fa e cade rovinosamente!
Il ragazzo ha la corteccia dura, sembra bionico e nn si scompone riproponendosi tranquillamente quando gli giriamo attorno per fornirgli la presa del tringolo: sul motoscafo tifiamo tutti per lui, ora è più tranquillo, sa che ce la può fare.
All'ok il driver da la manetta e Sergio scatta in piedi sugli sci come se fosse ormai una cosa abituale, è sciolto e curva sull'onda lasciata dal motoscafo: siamo sui 50 Km.\h, c'è un gruppo di ragazze ancorate su un pedalò alla boa dei 500 mt. che lo applaude, vista l'inevitabile indifferenza con cui Sergio affronta le onde del mare che si aggrovigliano con quelle del motoscafo: BRAVOOOOOOOO!!!!!!!
Dopo un pò è il turno di altri 2, un ragazzo continua a non riuscire ad uscire dall'acqua col wake, mentre il padrone dell'attrezzatura, pur avendo i legamenti del ginocchio sx infiammati, si fa notare per la sua eleganza ed andatura disinvolta.
Rientriamo a riva e si va a mangiare una spaghettata di pesce
Sono poco meno delle 2 quando inizio a spiegare a riva la teoria del windsurf: le posizioni da assumere, il vento, traverso, bolina, lasco, il baricentro velico mobile per curvare e così via: il ragazzo ascolta avido di mettersi nuovamente alla prova.
Purtroppo il mare nn l'aiuta in quanto si è mosso molto e ci sono onde relativamente grosse che aumentano notevolmente la stabilità della troppo piccola tavola per imparare.
Una volta in acqua gli faccio vedere le cose basi, dopodichè è il suo turno; il windsurf è una brutta bestia, ma il ragazzo nn molla e dopo 2 ore di saliscendo riesce a prendere il boma incrociando perfettamente le braccia come da precedente insegnamento e la vela inizia a prendere vento, punta i piedi e parte.
Fa solo qualche metro, ma è abbastanza per ricaricarlo delle energie spese fino a quel momento: scendono altri amici della spiaggia che provano a turno, Sergio si rende subito conto che nn è lui impedito (forse come pensava) in quanto questi 2, pur avendo già gli anni scorsi provato, sembrano bradipi aggrovigliati ad un albero, è proprio il windsurf ad essere ostico.
Il mare è sempre + grosso, riprova varie volte ma le energie spese in quantità in precedenza mancano, la vela è sempre + pesante e nn riesce ad uscire dall'acqua, quando esce c'è troppa instabilità sulla tavola per rimanere in piedi....
Sono le 16:30, dobbiamo avviarci verso la stazione di Ravenna in quanto il treno parte alle 17:35.
Peccato per il poco tempo avuto a disposizione, dopo il windsurf si sarebbe potuto fare un paio di ore di beach tennis e per finire una buona dose di partite a calciobalilla, giusto per fare in modo che alla sera andasse in branda subito dopo cena .
Bella giornata comunque
Sergio, di a Fedest che ci si può divertire anche al mare e nn solo al M.S.P......
Alla prossima!
Bye