L'articolo 1 dell'allegato III del DPCM 8 marzo 2002 definisce la tipologia e la provenienza delle biomasse combustibili:
a) Materiale vegetale prodotto da coltivazioni dedicate;
b) Materiale vegetale prodotto da trattamento esclusivamente meccanico di coltivazioni agricole non dedicate;
c) Materiale vegetale prodotto da interventi selvicolturali, da manutenzioni forestali e da potatura;
d) Materiale vegetale prodotto dalla lavorazione esclusivamente meccanica di legno vergine e costituito da cortecce, segatura, trucioli, chips refili e tondelli di legno vergine, granulati e cascami di legno vergine, granulatí e cascami di sughero vergine, tondelli, non contaminati da inquinanti, aventi le caratteristiche previste per la commercializzazione e l'impiego;
e) Materiale vegetale prodotto dalla lavorazione esclusivamente meccanica di prodotti agricoli, avente le caratteristiche previste perla commercializzazione e l'impiego
In altre parole il legname, gli scarti di lavorazione delle segherie o della potatura ecc. Bruciandoli si produce sia energia elettrica, sia acqua calda che viene usata per il riscaldamento delle case.
Sono d'accordo con te, sono interventi che possono essere fatti solo in montagna e in piccoli centri dove la richiesta di energia è marginale. Sicuramente il sistema globale non ne avrà nessun beneficio, però sono piccoli passi fatti in una certa direzione