Assicurazione obbligatoria sulle piste piemontesi

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andrea
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Assicurazione obbligatoria sulle piste piemontesi

Messaggio da andrea » 22 nov 2009, 18:59

In Piemonte è ora obbligatorio avere una polizza RCA per andare a sciare. Cosa ne pensate? Riporto un comunicato della 24Hassistance che è naturalmente di parte ma mi sembra interessante per molti aspetti. In attesa dei vostri commenti :D
Interviene sul tema Matteo Fossati, fondatore di 24hAssistance: “Sono contrario all’assicurazione RC obbligatoria in Piemonte. Con questa legge non si dà un’immagine positiva dello sci e non si aumenta la sicurezza sulle piste. Rendere l’assicurazione obbligatoria non aiuta a creare la cultura della sicurezza e della responsabilizzazione dello sciatore, ma anzi si incentiva l’azzardo morale e la possibilità di frodi. Ci sono molte ragioni per opporsi duramente a questa legge”

1. Il rischio di scontro tra sciatori sulle piste da sci è molto basso, solamente lo 0,3% degli infortuni sono incidenti tra sciatori con conseguenze medio gravi. In tutta Italia muoiono 5 persone all’anno per scontro tra sciatori. Spesso per scarsa conoscenza si hanno delle paure, dei preconcetti, delle opinioni che sono distanti dalla realtà, fondate solo su sensazioni o passaparola. La realtà è che lo sci è uno sport meno rischioso di tanti altri. Il costo sociale degli infortuni sulle piste da sci è largamente inferiore al beneficio sanitario che se ne ricava a livello nazionale, pertanto lo sci è uno sport “raccomandato” (Fonte Rapporto S.I.Mon., Istituto Superiore di Sanità, 2007);
2. L’80% degli sciatori in Italia è assicurato per la RC (tra polizze personali, tessere associative, polizze incluse nel pacchetto viaggio, assicurazioni acquistate insieme allo skipass etc.);
3. Centrare il problema della sicurezza in pista sul casco e sull’assicurazione deresponsabilizza lo sciatore. E’ come dire “mettiti il casco, assicurati e poi non preoccuparti, se investirai qualcuno non ti farai male e qualcuno pagherà i tuoi danni”. L’assicurazione non è una medicina per la sicurezza, l’assicurazione non contribuisce alla sicurezza sulle piste da sci ma interviene quando la sicurezza ha fallito. Piuttosto che imporre casco e assicurazione bisognerebbe invece cercare di educare alla cultura della montagna, del rispetto degli altri sciatori, del controllo dei propri mezzi senza dover sempre e per forza tentare di superare i propri limiti;
4. In un mercato sempre più competitivo, ancor di più in momenti di crisi, l’aumento del costo dello skipass per comprendere l’assicurazione potrebbe portare alla diminuzione della competitività dell’offerta;
5. Nel medio-lungo periodo il costo della polizza esploderebbe perché in mancanza del sistema di controllo del bonus-malus (come avviene nell’auto) l’esperienza ci insegna che le truffe esploderebbero e le cadute accidentali si trasformerebbero “magicamente” in scontri tra sciatori;
6. In nessun paese dell’arco alpino esistono norme sulla materia assicurazione-sci e questo tema dovrebbe essere affrontato a livello comunitario nell’interesse di tutto il sistema. Cosa accadrà allo sciatore che dalla Francia arriverà in Vialattea? Ma ancora peggio cosa accadrà allo sciatore di Gressoney che si ritroverà in Piemonte e dovrà sapere che cambiano le leggi e gli obblighi quando passa da una regione all’altra? E a quello che fa il Sella Ronda? Lo sci non dovrebbe avere confini normativi nazionali e tantomeno regionali o provinciali;
7. Esistono altre attività ed altri sport che hanno un rischio maggiore (ad esempio il calcio è 4 volte più rischioso dello sci - Fonte Università di Venezia, 2003) eppure non hanno nessun obbligo assicurativo; dimostrazione ne è il fatto che in nessun Paese al mondo esiste un provvedimento di questo genere.
8. Infine bisogna considerare che in Italia, come in tutte le altre Nazioni Europee, tutti gli sciatori già oggi hanno la possibilità di assicurarsi in maniera estremamente semplice.

IL RISCHIO DI SCONTRO TRA SCIATORI SULLE PISTE DA SCI E’ MOLTO BASSO
Sport Fattore di rischio
Calcio 41
Ciclismo 18
Snowboard 13
Sci alpino 10
Fonte: Mazzonetto-Chiapponi, Università di Venezia, 2003

In passato alcuni tentativi di rendere l’assicurazione obbligatoria si sono arenati di fronte al paragone con gli sport per i quali ha senso un’assicurazione obbligatoria che sono quelli pericolosi (come la caccia) o che sia pure con minore pericolo si svolgono entro aree non aperte al pubblico (come il golf). Non è evidentemente accostabile a questi il caso degli sport della montagna. Infatti, detto che lo sci si svolge in aree accessibili in regime di controllo stabilito dalla legge, bisogna segnalare che secondo tutte le ricerche scientifiche, ultima e più importante l’indagine epidemiologica S.I.Mon. realizzata dall’Istituto Superiore di Sanità in collaborazione con A.N.E.F., Carabinieri, Polizia, aziende sanitarie locali, 24hassistance ed altri partner di rilievo, lo sci è uno sport con un fattore di rischio inferiore a calcio e ciclismo, sport per i quali non si è mai pensato a una forma di assicurazione obbligatoria.

Nel panorama degli infortuni sulle piste da sci gli scontri tra sciatori rappresentano l’11,3% degli eventi (valore stabile negli ultimi 6 anni). Il 71,4% delle persone che hanno un incidente in pista riportano lesioni che rendono necessario rivolgersi ad una struttura sanitaria e di questi solo il 4,4% viene ricoverato (infortuni medio-gravi). Questo significa che solamente lo 0,3% degli infortuni sulle piste da sci sono originati da scontro tra sciatori ed hanno conseguenze tali da richiedere un ricovero in ospedale (Fonte Rapporto S.I.Mon., Istituto Superiore di Sanità, 2007).

Se analizziamo il caso peggiore, la morte, su base nazionale si registrano in un anno circa 40 morti (Fonte Rapporto S.I.Mon., Istituto Superiore di Sanità, 2007) per un fenomeno che coinvolge 1.853.000 sciatori (Fonte AC Nielsen, 2004) e 461.000 snowboarder (Fonte AC Nielsen, 2004) che danno origine a oltre 20.000.000 di giornate sci in un anno. Di queste morti oltre il 60% sono dovute a malore, tipicamente infarto; gli incidenti mortali originati da scontro tra sciatori sono circa 5 in un anno. Per avere dei termini di riferimento in Italia muoiono circa 8.000 persone all’anno per incidenti domestici, 3.000 per incidenti automobilistici e 20 per valanga.

Snow mies
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Re: Assicurazione obbligatoria sulle piste piemontesi

Messaggio da Snow mies » 22 nov 2009, 19:50

Personalmente tutte le volte che sono andato a sciare o sempre fatto l'assicurazione..tanto per 2 euro in più..c'è anche lo slogan..don't worry ski happy.. :D
se era giusto renderla obbligatoria sinceramente non lo so..meglio prevenire che curare..però cmq c'è chi a ha già le polizze per conto suo..ma non sempre quelle personali coprono anche quelle spese..

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Re: Assicurazione obbligatoria sulle piste piemontesi

Messaggio da marcovlt » 22 nov 2009, 20:47

Attenzione non una polizza R.C.A. (che è la polizza dell'auto) ma una polizza R.C. che la maggior parte delle persone ha se ha stipulato una polizza per la propria abitazione con in aggiunta la polizza rc del capo famiglia che risponde per i danni involontariamente cagionati a terzi nell'ambito di pratiche sportive di qualunque tipo l'importante che non siano di tipo agonistico

Deformazione professionale faccio l'assicuratore se avete dubbi sull'eventuale polizza stipulata chiedete pure e per lo meno non dovrete spendere soldi inutilmente.

ciao

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Re: Assicurazione obbligatoria sulle piste piemontesi

Messaggio da freeice » 23 nov 2009, 11:14

appunto, e tra l'altro la normativa varata in piemonte mi era sembrato di capire che riguardasse le stazioni sciistiche più che i privati... cioè le stazioni sciistiche dovevano essere assicurate nel caso, credo che non c'entri quindi l'assicurazione da 2 euro classica, almeno non dovrebbe, ma 24h l'ha sfruttata in questo modo. Ma non ci capisco molto, illuminatemi!

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Re: Assicurazione obbligatoria sulle piste piemontesi

Messaggio da marcovlt » 23 nov 2009, 14:51

Per quello che so io viene richiesta una copertura personale, difatti un mio cliente la scorsa settimana è stato in piemonte a sciare e gli hanno fatto pagare allora è venuto in ufficio a chiedere se era coperto e si è fatto fare una copia della polizza

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Re: Assicurazione obbligatoria sulle piste piemontesi

Messaggio da andrea » 08 dic 2009, 17:50

Altri dati secondo me interessanti per il fenomeno in generale

•RESPONSABILITA' CIVILE: "Gli scontri tra sciatori hanno un indennizzo medio di circa 10.000€" (Fonte Tribunale di Rovereto, Convegno Sci e Sicurezza, Trento 2009).
•SPESE MEDICHE: Il costo medio in Italia, grazie alla diffusa presenza di ambulatori pubblici, è inferiore ai 100€.
•INVALIDITA' PERMANENTE: "Su 35.000 infortuni che avvengono ogni anno sulle piste italiane solo 1.100 casi (3%) richiede un ricovero" (Fonte ISS Rapporto S.I.Mon. 2007).

Il problema della Snowcare, a mio avviso, è quello di avere una franchigia anche sulla percentuale del danno
Responsabilità Civile per danni a persone: massimale 150.000€, scoperto 10%, minimo 500€

Responsabilità Civile per danni a cose: 10.000€, scoperto 10%, minimo 500€

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Re: Assicurazione obbligatoria sulle piste piemontesi

Messaggio da loveinskiing » 09 dic 2009, 09:43

Come al solito se non si mangia sulle tasche degli sciatori non si è mai contenti. Perchè non si assicurano anche il cervello cosi magari gliene danno uno nuovo che funziona!
Gli incidenti sono un fatto Normale, sono sempre accaduti, accadono, e sempre accadranno! Il problema si risolve con l'istruzione, insegnando alle persone la Prudenza e il rispetto delle persone che si trovano in pista. Il resto sono solo .............
Cosa vorranno in futuro, il mio stipendio mensile per sciare una giornata??
E' evidente che è solo un furto agli sciatori, dando un occhiata anche ai dati sopra.....

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Re: Assicurazione obbligatoria sulle piste piemontesi

Messaggio da marcovlt » 09 dic 2009, 15:35

andrea ha scritto:Altri dati secondo me interessanti per il fenomeno in generale

•RESPONSABILITA' CIVILE: "Gli scontri tra sciatori hanno un indennizzo medio di circa 10.000€" (Fonte Tribunale di Rovereto, Convegno Sci e Sicurezza, Trento 2009).
•SPESE MEDICHE: Il costo medio in Italia, grazie alla diffusa presenza di ambulatori pubblici, è inferiore ai 100€.
•INVALIDITA' PERMANENTE: "Su 35.000 infortuni che avvengono ogni anno sulle piste italiane solo 1.100 casi (3%) richiede un ricovero" (Fonte ISS Rapporto S.I.Mon. 2007).

Il problema della Snowcare, a mio avviso, è quello di avere una franchigia anche sulla percentuale del danno
Responsabilità Civile per danni a persone: massimale 150.000€, scoperto 10%, minimo 500€

Responsabilità Civile per danni a cose: 10.000€, scoperto 10%, minimo 500€


Difatti la snowcare è un po una bidonata ripeto nella maggior parte dei casi siamo già assicurati se abbiamo una polizza r.c. del capofamiglia che copre praticamente tutto e ti costa 70 euro l'anno x 500.000,00 senza franchigie.....l'equivalente di 0.20 centesimi al giorno ma vale per tutti gli sport non agonistici che praticate, la proprietà di animali domestici e molto altro che puo succedervi nella vita privata.....

GiuliaP
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Re: Assicurazione obbligatoria sulle piste piemontesi

Messaggio da GiuliaP » 14 dic 2009, 12:37

Ciao!!!!!
Lavopro nel campo delle assicurazioni e parlando da sciatrice
la franchigia è necessaria nelle polizze sci altrimenti, non essendoci il bonus malus come nell'auto, nessuno avrebbe l'interesse a dimostrare di non avere colpa ,se non ci fosse il bonus malus nell'auto chi di noi si sbatterebbe per dimostrare di non avere colpa compilando il CID? Ce ne fregheremmo e ci assumeremmo sempre la colpa, tanto paga l'assicurazione e non ci cambierebbe nulla.
Lo stesso accadrebbe negli incidenti sulle piste da sci se non ci fosse una franchigia, nessuno si sbatterebbe piu per dimostrare di non avere colpa (tanto paga l'assicuraione) e nel giro di qualche anno la polizza passerebbe da 2,5€ a chissa quanto. :)

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Re: Assicurazione obbligatoria sulle piste piemontesi

Messaggio da andrea » 14 dic 2009, 17:37

Mi fa piacere poter parlare con degli addetti ai lavori :D

Il mio ragionamento è da semplice utente e non da assicuratore. Quello che dico è questo: posso accettare una franchigia su un importo minimo (per esempio l'assicurazione non paga fino a 250 euro).

Però mi urta molto la franchigia in percentuale. Se dovesse succedere qualcosa di veramente grave con un danno, poniamo, di 500 mila euro (per esempio un danno fisico arrecato che comporta morte o invalidità permanente ad un terzo) io dovrei sborsare comunque 50 mila euro? Allora che scopo ha assicurarsi se poi bisogna pagare comunque cifre alte? In questo caso non dovrebbe essere il legale dell'assicurazione a provare la mia innocenza nel caso lo fossi? Le cifre sono casuali ma la logica che ci sta dietro non è corretta?

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