Gianfranco Fini presenta la Tregua Olimpica
Inviato: 19 ott 2005, 18:00
A New York il 3 Novembre la risoluzione dell'ONU
Gianfranco Fini, Vice presidente del Consiglio e Ministro degli Esteri, ha presentato oggi alla Farnesina il progetto italiano di risoluzione dell'Assemblea delle Nazioni Unite sulla Tregua Olimpica. All'incontro, al quale erano invitati gli ambasciatori di rappresentanza a Roma, sono intervenuti il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Gianni Letta, il Sottosegretario di Stati ai Beni ed Attività Culturali Mario Pescante, il presidente del CONI Giovanni Petrucci e il presidente del TOROC Valentino Castellani. Il concetto di Tregua Olimpica risale a un'antica tradizione ellenica che prevedeva la cessazione di tutte le ostilità durante i Giochi Olimpici. La Tregua Olimpica fu sempre rispettata durante i dodici secoli di Giochi Olimpici dell'antichità.
Nel 1992 il Comitato Olimpico Internazionale ha convinto la comunità internazionale a rinnovare tale tradizione, chiedendo la cessazione di tutte le ostilità durante i Giochi. Da allora, grazie alla collaborazione dei Comitati Olimpici Nazionali, ci sono state diverse iniziative per promuovere la comprensione e la solidarietà attraverso lo sport, fra le comunità di tutto il mondo. Quest'anno spetta all'Italia, in qualità di paese organizzatore dei prossimi Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006, presentare la dichiarazione a sostegno della Tregua Olimpica. Oggi la Tregua Olimpica è diventata espressione del desiderio dell'umanità di costruire un mondo basato sulle regole della competizione leale, dell'umanità, della riconciliazione e della tolleranza. L'obiettivo è il mantenimento della pace a livello internazionale e l'incoraggiamento del dialogo, della cooperazione e della comprensione fra le varie culture.
"Per l'Italia è un onore - ha dichiarato Fini - ospitare le Olimpiadi e il Viaggio della Fiamma Olimpica, simbolo di pace e solidarietà, valori in cui il Paese si riconosce. Il successo di queste Olimpiadi dipende dal sostegno dell'intera comunità, l'augurio è che dopo la presentazione di oggi il sostegno della comunità internazionale alla Tregua Olimpica sia unanime, anche da parte dei Paesi non interessati direttamente ai Giochi Invernali. Speriamo di superare il record dello scorso anno per l'adesione alla Tregua Olimpica che era stata sottoscritta da 190 Paesi".
"La Tregua Olimpica - ha continuato Pescante - ha 2.700 anni di storia e rappresenta il primo atto politico legato a un evento sportivo, il primo atto politico internazionale. Anche se in undici secoli la Tregua non sempre è stata rispettata, resta tuttavia un messaggio di speranza e di pace, condiviso e sposato da tutto il pianeta senza alcun tipo di discriminazione. Speriamo che durante i 16 giorni dei Giochi di Torino tutte le ostilità possano essere sospese e che la Tregua Olimpica serva a invocare la caduta delle barriere". Il presidente Castellani ha infine aggiunto: "Fin dall'inizio del nostro lavoro ci siamo impegnati per raggiungere anche questo obiettivo e il 3 novembre a New York verrà ribadito dalle Nazioni Unite. Oltre al progetto della Tregua Olimpica, già da tempo esistono iniziative che accompagnano la diffusione della cultura della pace come il Programma di Educazione Olimpica rivolto alle scuole".
L'Assemblea Generale della Nazioni Unite ha richiamato più volte gli Stati membri all'osservanza della Tregua Olimpica sia a livello individuale sia collettivo, inclusa nella Dichiarazione del Millennio del settembre 2000, ottenendo le firme di oltre 160 capi di Stato e Governo. Il 3 novembre, a New York, presso le Nazioni Unite verrà letta e votata dall'Assemblea Generale ONU la risoluzione della Tregua Olimpica di Torino 2006, dal titolo "Costruire la pace e un mondo migliore attraverso lo sport e l'ideale Olimpico". Parteciperà all'evento una delegazione composta da rappresentanti del Governo italiano, del CIO, del TOROC e autorità locali piemontesi. A New York l'UNICEF promuoverà il progetto delle "Pigotte di Torino 2006", le bambole di pezza realizzate ogni Natale dall'UNICEF e quest'anno dedicate a prossimi Giochi Olimpici Invernali.
Anche questa mattina a Roma l'UNICEF è intervenuta portando le firme per la Tregua Olimpica dei suoi due "Sport Goodwill Ambassador", Francesco Totti e Paolo Maldini, e regalando come buon auspicio al Ministro Fini un prototipo di Pigotta Olimpica.
Gianfranco Fini, Vice presidente del Consiglio e Ministro degli Esteri, ha presentato oggi alla Farnesina il progetto italiano di risoluzione dell'Assemblea delle Nazioni Unite sulla Tregua Olimpica. All'incontro, al quale erano invitati gli ambasciatori di rappresentanza a Roma, sono intervenuti il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Gianni Letta, il Sottosegretario di Stati ai Beni ed Attività Culturali Mario Pescante, il presidente del CONI Giovanni Petrucci e il presidente del TOROC Valentino Castellani. Il concetto di Tregua Olimpica risale a un'antica tradizione ellenica che prevedeva la cessazione di tutte le ostilità durante i Giochi Olimpici. La Tregua Olimpica fu sempre rispettata durante i dodici secoli di Giochi Olimpici dell'antichità.
Nel 1992 il Comitato Olimpico Internazionale ha convinto la comunità internazionale a rinnovare tale tradizione, chiedendo la cessazione di tutte le ostilità durante i Giochi. Da allora, grazie alla collaborazione dei Comitati Olimpici Nazionali, ci sono state diverse iniziative per promuovere la comprensione e la solidarietà attraverso lo sport, fra le comunità di tutto il mondo. Quest'anno spetta all'Italia, in qualità di paese organizzatore dei prossimi Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006, presentare la dichiarazione a sostegno della Tregua Olimpica. Oggi la Tregua Olimpica è diventata espressione del desiderio dell'umanità di costruire un mondo basato sulle regole della competizione leale, dell'umanità, della riconciliazione e della tolleranza. L'obiettivo è il mantenimento della pace a livello internazionale e l'incoraggiamento del dialogo, della cooperazione e della comprensione fra le varie culture.
"Per l'Italia è un onore - ha dichiarato Fini - ospitare le Olimpiadi e il Viaggio della Fiamma Olimpica, simbolo di pace e solidarietà, valori in cui il Paese si riconosce. Il successo di queste Olimpiadi dipende dal sostegno dell'intera comunità, l'augurio è che dopo la presentazione di oggi il sostegno della comunità internazionale alla Tregua Olimpica sia unanime, anche da parte dei Paesi non interessati direttamente ai Giochi Invernali. Speriamo di superare il record dello scorso anno per l'adesione alla Tregua Olimpica che era stata sottoscritta da 190 Paesi".
"La Tregua Olimpica - ha continuato Pescante - ha 2.700 anni di storia e rappresenta il primo atto politico legato a un evento sportivo, il primo atto politico internazionale. Anche se in undici secoli la Tregua non sempre è stata rispettata, resta tuttavia un messaggio di speranza e di pace, condiviso e sposato da tutto il pianeta senza alcun tipo di discriminazione. Speriamo che durante i 16 giorni dei Giochi di Torino tutte le ostilità possano essere sospese e che la Tregua Olimpica serva a invocare la caduta delle barriere". Il presidente Castellani ha infine aggiunto: "Fin dall'inizio del nostro lavoro ci siamo impegnati per raggiungere anche questo obiettivo e il 3 novembre a New York verrà ribadito dalle Nazioni Unite. Oltre al progetto della Tregua Olimpica, già da tempo esistono iniziative che accompagnano la diffusione della cultura della pace come il Programma di Educazione Olimpica rivolto alle scuole".
L'Assemblea Generale della Nazioni Unite ha richiamato più volte gli Stati membri all'osservanza della Tregua Olimpica sia a livello individuale sia collettivo, inclusa nella Dichiarazione del Millennio del settembre 2000, ottenendo le firme di oltre 160 capi di Stato e Governo. Il 3 novembre, a New York, presso le Nazioni Unite verrà letta e votata dall'Assemblea Generale ONU la risoluzione della Tregua Olimpica di Torino 2006, dal titolo "Costruire la pace e un mondo migliore attraverso lo sport e l'ideale Olimpico". Parteciperà all'evento una delegazione composta da rappresentanti del Governo italiano, del CIO, del TOROC e autorità locali piemontesi. A New York l'UNICEF promuoverà il progetto delle "Pigotte di Torino 2006", le bambole di pezza realizzate ogni Natale dall'UNICEF e quest'anno dedicate a prossimi Giochi Olimpici Invernali.
Anche questa mattina a Roma l'UNICEF è intervenuta portando le firme per la Tregua Olimpica dei suoi due "Sport Goodwill Ambassador", Francesco Totti e Paolo Maldini, e regalando come buon auspicio al Ministro Fini un prototipo di Pigotta Olimpica.