Presena, prelivi illegali d'acqua per l'innevamento
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Ecco le ultime nwes di ieri:
Daldoss: «Stop allo sci estivo»
«Ma lasciateci innevare il ghiacciaio Presena»
PASSO DEL TONALE - La Sat chiede lo stop allo sci estivo sui ghiacciai? I primi a rinunciare (con una stagione ormai ridotta all'osso, che si chiude già ai primi di luglio) potrebbero essere gli impiantisti vermigliani di «Carosello Tonale spa». Purché la Provincia autorizzi l'utilizzo dell'acqua dei laghetti di Presena (dove nell'agosto scorso i carabinieri del Noe hanno sequestrato l'impianto di pompaggio perché abusivo) per l'innevamento artificiale del ghiacciaio. Questa, ed altre, le richieste nell'agenda del sindaco di Vermiglio Carlo Daldoss , per l'incontro pubblico di ieri sera a Passo del Tonale, in sala polifunzionale (di cui daremo conto nell'edizione di domani), con il presidente della giunta provinciale Lorenzo Dellai . Sul tappeto, lo sci sul ghiacciaio e la situazione finanziaria della società impiantistica unica (Carosello-Tonale e Paradiso) sulla quale venerdì deciderà l'assemblea degli azionisti. «Comprendiamo anche noi che le condizioni sono mutate e la situazione del ghiacciaio non è più quella di vent'anni fa - argomenta il sindaco - ma ci pare che l'utilizzo dell'acqua dei laghetti per fare neve sul ghiacciaio, e che poi viene restituita ai laghi, non sia fare niente di male. L'alternativa sarebbe pompare acqua dalla valle, con un dispendio di costi e di energia ben maggiori. Siamo disposti a cessare la pratica dello sci estivo nel periodo più caldo, ma in cambio chiediamo che ci lascino fare neve, perché su questo campa la comunità». Disporre di un ghiacciaio sciabile - secondo Daldoss - significa anticipare di un mese la stagione sciistica, iniziando verso il 20 ottobre, e avere garanzie sostanziose di poter sciare in primavera, anche in caso di precipitazioni scarse. Adamello Ski, il consorzio trentino-lombardo, annuncia l'apertura ufficiale della stagione invernale 2007-2008 per il 18 ottobre («neve permettendo», si legge nel sito Web). Problema numero due, connesso al primo: la situazione finanziaria: «Abbiamo circa 11 milioni di debiti - sintetizza Daldoss - e questo potrebbe essere disastroso per i prossimi anni. Chiediamo dunque, visto che non l'abbiamo mai fatto prima, che Trentino sviluppo spa (ex Agenzia per lo sviluppo, ndr) ci dia una mano: viene fatto con Madonna di Campiglio, finanziando impianti a fune e parcheggi, può essere fatto anche con noi». Quantificando? «Chiediamo che venga finanziato il potenziamento degli impianti di innevamento artificiale, in Presena e sulle piste del Tonale. In tutto, la cifra è sui 2 milioni e mezzo di euro». La prima richiesta è in sostanza quanto l'Associazione albergatori di Passo Tonale aveva già chiesto a Dellai e all'assessore Tiziano Mellarini nel luglio scorso. «Non ci illudiamo di riportare il ghiacciaio ad un livello tale da riprendere l'attività di sci estivo - avevano scritto nella lettera - ma siamo sicuri di poter garantire ai nostri clienti di sciare all'inizio e alla fine della stagione invernale, in modo da allungare questa stagione. Questo sarà possibile solo se ci sarà permesso di operare e di utilizzare le fonti d'acqua già presenti in quota e se la Provincia si farà a sua volta carico della salvaguardia dell'unico ghiacciaio sciabile in tutto il Trentino». Per il Tonale, in ogni caso, questa è una settimana intensa: venerdì alle 12, al valico, l'assessore Mellarini e il suo collega lombardo Pier Gianni Prosperini sono attesi per la firma di un accordo fra Provincia di Trento e Regione Lombardia. Oggetto, la promozione turistica comune e la valorizzazione del territorio. F. T.
Daldoss: «Stop allo sci estivo»
«Ma lasciateci innevare il ghiacciaio Presena»
PASSO DEL TONALE - La Sat chiede lo stop allo sci estivo sui ghiacciai? I primi a rinunciare (con una stagione ormai ridotta all'osso, che si chiude già ai primi di luglio) potrebbero essere gli impiantisti vermigliani di «Carosello Tonale spa». Purché la Provincia autorizzi l'utilizzo dell'acqua dei laghetti di Presena (dove nell'agosto scorso i carabinieri del Noe hanno sequestrato l'impianto di pompaggio perché abusivo) per l'innevamento artificiale del ghiacciaio. Questa, ed altre, le richieste nell'agenda del sindaco di Vermiglio Carlo Daldoss , per l'incontro pubblico di ieri sera a Passo del Tonale, in sala polifunzionale (di cui daremo conto nell'edizione di domani), con il presidente della giunta provinciale Lorenzo Dellai . Sul tappeto, lo sci sul ghiacciaio e la situazione finanziaria della società impiantistica unica (Carosello-Tonale e Paradiso) sulla quale venerdì deciderà l'assemblea degli azionisti. «Comprendiamo anche noi che le condizioni sono mutate e la situazione del ghiacciaio non è più quella di vent'anni fa - argomenta il sindaco - ma ci pare che l'utilizzo dell'acqua dei laghetti per fare neve sul ghiacciaio, e che poi viene restituita ai laghi, non sia fare niente di male. L'alternativa sarebbe pompare acqua dalla valle, con un dispendio di costi e di energia ben maggiori. Siamo disposti a cessare la pratica dello sci estivo nel periodo più caldo, ma in cambio chiediamo che ci lascino fare neve, perché su questo campa la comunità». Disporre di un ghiacciaio sciabile - secondo Daldoss - significa anticipare di un mese la stagione sciistica, iniziando verso il 20 ottobre, e avere garanzie sostanziose di poter sciare in primavera, anche in caso di precipitazioni scarse. Adamello Ski, il consorzio trentino-lombardo, annuncia l'apertura ufficiale della stagione invernale 2007-2008 per il 18 ottobre («neve permettendo», si legge nel sito Web). Problema numero due, connesso al primo: la situazione finanziaria: «Abbiamo circa 11 milioni di debiti - sintetizza Daldoss - e questo potrebbe essere disastroso per i prossimi anni. Chiediamo dunque, visto che non l'abbiamo mai fatto prima, che Trentino sviluppo spa (ex Agenzia per lo sviluppo, ndr) ci dia una mano: viene fatto con Madonna di Campiglio, finanziando impianti a fune e parcheggi, può essere fatto anche con noi». Quantificando? «Chiediamo che venga finanziato il potenziamento degli impianti di innevamento artificiale, in Presena e sulle piste del Tonale. In tutto, la cifra è sui 2 milioni e mezzo di euro». La prima richiesta è in sostanza quanto l'Associazione albergatori di Passo Tonale aveva già chiesto a Dellai e all'assessore Tiziano Mellarini nel luglio scorso. «Non ci illudiamo di riportare il ghiacciaio ad un livello tale da riprendere l'attività di sci estivo - avevano scritto nella lettera - ma siamo sicuri di poter garantire ai nostri clienti di sciare all'inizio e alla fine della stagione invernale, in modo da allungare questa stagione. Questo sarà possibile solo se ci sarà permesso di operare e di utilizzare le fonti d'acqua già presenti in quota e se la Provincia si farà a sua volta carico della salvaguardia dell'unico ghiacciaio sciabile in tutto il Trentino». Per il Tonale, in ogni caso, questa è una settimana intensa: venerdì alle 12, al valico, l'assessore Mellarini e il suo collega lombardo Pier Gianni Prosperini sono attesi per la firma di un accordo fra Provincia di Trento e Regione Lombardia. Oggetto, la promozione turistica comune e la valorizzazione del territorio. F. T.
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http://www.ladige.it
Credo anch'io abbia senso, meglio puntare sullo Sci Primaverile e autunnale e lasciar perdere l'estate che è diventata MISSION IMPOSSIBLE
Ma dietro a quest'arresa vedo qualcosa di positivo da parte dell'AdamelloSki.....
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Sempre da http://www.ladige.it di oggi:
di PIERO MICHELOTTI PASSO TONALE - «Sediamoci tutti attorno ad un tavolo per trovare assieme, all'interno dei limiti che ci siamo dati per quanto riguarda l'utilizzo della risorsa acqua, gli strumenti ed i modi per garantire la tenuta del sistema Tonale, che attualmente è strettamente legata all'utilizzo del ghiacciaio»
di PIERO MICHELOTTI PASSO TONALE - «Sediamoci tutti attorno ad un tavolo per trovare assieme, all'interno dei limiti che ci siamo dati per quanto riguarda l'utilizzo della risorsa acqua, gli strumenti ed i modi per garantire la tenuta del sistema Tonale, che attualmente è strettamente legata all'utilizzo del ghiacciaio». Partendo da queste premesse il presidente della giunta provinciale Lorenzo Dellai ha rassicurato i molti operatori economici ed amministratori pubblici intervenuti lunedì sera all'incontro pubblico tenutosi al Passo del Tonale, circa l'impegno del governo provinciale a favore dell'economia locale che vede nello sci una componente essenziale anche per il futuro. Delle quattro richieste d'intervento illustrate al presidente Dellai dal sindaco di Vermiglio Carlo Daldoss , ben tre hanno ricevuto garanzie di impegno da parte del governatore, mentre per la prima, quella relativa alla possibilità di utilizzare l'acqua per l'innevamento artificiale sul ghiacciaio Presena, il presidente ha proposto la costituzione di un gruppo di lavoro tra amministratori pubblici, società impianti, Università, Sat per vedere se ci sono le condizioni per l'utilizzo della neve artificiale in modo da ridurre il ritiro del ghiacciaio. Ipotesi che lo stesso presidente ha definito «ardita» ma sulla quale vi è tutta l'intenzione di muoversi da subito. Nonostante l'atteggiamento di prudenza, l'intervento del presidente è stato applaudito dal numeroso pubblico presente. Sono tutti consapevoli che lo sci estivo è ormai finito ma chiedono che almeno venga concessa la possibilità di innevare le piste del Presena in modo da garantire l'apertura a novembre, unica condizione che differenzia il Tonale dalle altre stazioni invernali. Mancando questo vi è la crisi come testimoniato da Giacinto Delpero , presidente della società impianti. «Quella passata è stata una stagione difficile - ha detto - con l'apertura degli impianti protratta a metà dicembre rispetto alla tradizionale fine d'ottobre, con inevitabile risvolto negli incassi che hanno subito un calo di 2 milioni di euro». Delpero nel comunicare il prossimo dissequestro della stazione di pompaggio da parte della Procura ha sottolineato come ora si dovrà andare a pompare l'acqua prelevandola 800 metri più a valle, in zona lombarda, con i relativi costi. Ha quindi proposto la sostituzione delle due sciovie del Presena con una seggiovia quadriposto che eviterebbe di movimentare la neve necessaria per le risalite, utilizzando quindi un minore quantitativo d'acqua. «Il Tonale vive grazie al ghiacciaio. Utilizzare l'acqua per farne neve non è un furto», ha precisato «Gemy» Delpero ricordando come solo il 3% del territorio di Vermiglio sia occupato da impianti e come le sette valli presenti siano ancora integre. «Questa sera ci siamo accorti di quanto è importante il ghiacciaio - gli ha fatto eco Giuseppe Panizza - Il Tonale ha bisogno di qualcosa di forte per reintegrare quanto è stato fatto finora. Anche il nazionale di sci Omar Longhi ha voluto confermare l'importanza del ghiacciaio come sede di allenamento per le squadre nazionali. Il consigliere Dennis Bertolini infine riconoscendo l'impegno assunto dal presidente ha invitato a muoversi subito, mentre Flavio Mosconi nel ricordare come Vermiglio, zona di confine e quindi paese «martoriato» già in tempo di guerra, necessiti di decisioni coraggiose sia da parte pubblica che privata. Per quanto riguarda la preoccupante situazione finanziaria in cui versa la società impianti il presidente ha garantito un primo intervento finanziario non ancora quantificato, per la sottoscrizione di quote da parte di Trentino Sviluppo. Rassicurazioni da Dellai anche in relazione alla riqualificazione urbanistica del Tonale. I previsti interventi al centro polifunzionale e altre opere sono oggetto di sostegno pubblico mediante il piano di sviluppo locale. L'ultimo argomento, quello relativo alla scuola della montagna per la quale sono stati stanziati dei fondi già nel 2006, si dovrà valutare bene quale funzioni dovrà svolgere in modo che possa offrire opportunità e promozione turistica e non solo costi di gestione.
10/10/2007
di PIERO MICHELOTTI PASSO TONALE - «Sediamoci tutti attorno ad un tavolo per trovare assieme, all'interno dei limiti che ci siamo dati per quanto riguarda l'utilizzo della risorsa acqua, gli strumenti ed i modi per garantire la tenuta del sistema Tonale, che attualmente è strettamente legata all'utilizzo del ghiacciaio»
di PIERO MICHELOTTI PASSO TONALE - «Sediamoci tutti attorno ad un tavolo per trovare assieme, all'interno dei limiti che ci siamo dati per quanto riguarda l'utilizzo della risorsa acqua, gli strumenti ed i modi per garantire la tenuta del sistema Tonale, che attualmente è strettamente legata all'utilizzo del ghiacciaio». Partendo da queste premesse il presidente della giunta provinciale Lorenzo Dellai ha rassicurato i molti operatori economici ed amministratori pubblici intervenuti lunedì sera all'incontro pubblico tenutosi al Passo del Tonale, circa l'impegno del governo provinciale a favore dell'economia locale che vede nello sci una componente essenziale anche per il futuro. Delle quattro richieste d'intervento illustrate al presidente Dellai dal sindaco di Vermiglio Carlo Daldoss , ben tre hanno ricevuto garanzie di impegno da parte del governatore, mentre per la prima, quella relativa alla possibilità di utilizzare l'acqua per l'innevamento artificiale sul ghiacciaio Presena, il presidente ha proposto la costituzione di un gruppo di lavoro tra amministratori pubblici, società impianti, Università, Sat per vedere se ci sono le condizioni per l'utilizzo della neve artificiale in modo da ridurre il ritiro del ghiacciaio. Ipotesi che lo stesso presidente ha definito «ardita» ma sulla quale vi è tutta l'intenzione di muoversi da subito. Nonostante l'atteggiamento di prudenza, l'intervento del presidente è stato applaudito dal numeroso pubblico presente. Sono tutti consapevoli che lo sci estivo è ormai finito ma chiedono che almeno venga concessa la possibilità di innevare le piste del Presena in modo da garantire l'apertura a novembre, unica condizione che differenzia il Tonale dalle altre stazioni invernali. Mancando questo vi è la crisi come testimoniato da Giacinto Delpero , presidente della società impianti. «Quella passata è stata una stagione difficile - ha detto - con l'apertura degli impianti protratta a metà dicembre rispetto alla tradizionale fine d'ottobre, con inevitabile risvolto negli incassi che hanno subito un calo di 2 milioni di euro». Delpero nel comunicare il prossimo dissequestro della stazione di pompaggio da parte della Procura ha sottolineato come ora si dovrà andare a pompare l'acqua prelevandola 800 metri più a valle, in zona lombarda, con i relativi costi. Ha quindi proposto la sostituzione delle due sciovie del Presena con una seggiovia quadriposto che eviterebbe di movimentare la neve necessaria per le risalite, utilizzando quindi un minore quantitativo d'acqua. «Il Tonale vive grazie al ghiacciaio. Utilizzare l'acqua per farne neve non è un furto», ha precisato «Gemy» Delpero ricordando come solo il 3% del territorio di Vermiglio sia occupato da impianti e come le sette valli presenti siano ancora integre. «Questa sera ci siamo accorti di quanto è importante il ghiacciaio - gli ha fatto eco Giuseppe Panizza - Il Tonale ha bisogno di qualcosa di forte per reintegrare quanto è stato fatto finora. Anche il nazionale di sci Omar Longhi ha voluto confermare l'importanza del ghiacciaio come sede di allenamento per le squadre nazionali. Il consigliere Dennis Bertolini infine riconoscendo l'impegno assunto dal presidente ha invitato a muoversi subito, mentre Flavio Mosconi nel ricordare come Vermiglio, zona di confine e quindi paese «martoriato» già in tempo di guerra, necessiti di decisioni coraggiose sia da parte pubblica che privata. Per quanto riguarda la preoccupante situazione finanziaria in cui versa la società impianti il presidente ha garantito un primo intervento finanziario non ancora quantificato, per la sottoscrizione di quote da parte di Trentino Sviluppo. Rassicurazioni da Dellai anche in relazione alla riqualificazione urbanistica del Tonale. I previsti interventi al centro polifunzionale e altre opere sono oggetto di sostegno pubblico mediante il piano di sviluppo locale. L'ultimo argomento, quello relativo alla scuola della montagna per la quale sono stati stanziati dei fondi già nel 2006, si dovrà valutare bene quale funzioni dovrà svolgere in modo che possa offrire opportunità e promozione turistica e non solo costi di gestione.
10/10/2007
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Proprio a questo illudevo quando dicevo che ne sarebbe uscito qualcosa di positivo. Era già nell'aria che la società impianti voleva smantellare le ancore per una seggiovia, così facendo il presena diventa più appetibile per moltilotharmatthaus ha scritto:in effetti la seggiovia avrebbe anche il vantasggio descritto... non ci avevo pensato
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qui, viewtopic.php?t=1003 nelle foto 2 e 3 ci rende conto della mole di neve necessaria per lo skilift. Infatti la zona dello skilift era tutta coeprta con i teloni...