Storia della neve artificiale

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lotharmatthaus
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Storia della neve artificiale

Messaggio da lotharmatthaus » 29 apr 2007, 12:18

Oggi senza "cannoni" si scierebbe molto poco e solo oltre certe quote. E infatti fino a non molti anni fa la stagione sciistica era molto meno regolare di quanto non lo sia oggi.

Apro questo topic per segnalarvi alcuni impianti di neve programmata pionieristici nel nostro paese

Dalla rivista di Tecnoalpin (uno dei maggiori produttori) apprendo che
1974 - Erich Kastlunger importa dagli USA un generatore da neve per posizionarlo a San Vigilo di Marebbe: era enorme, pesantissimo e a malapena copriva una pista

1982 -Uno dei primi è sicuramente quello di Ponte di Legno (realizzato da una ditat americana, poi più volte modificato)

1988/89 A Vigo di Fassa arriva un secondo cannone, proprio quella fu un'annata stortissima per la neve...

... diciamo che da lì in poi ci si rese conto che senza cannoni era dura "tirare avanti" e più meno tutte le località iniziarono a pensare alla neve programmata.

I progressi, se ci fate caso sono stati enormi, in effetti la tecnologia è giovane. Avete mai provato a confrontare piste con impianti nuovi di pacca e altre con impianti obsoleti? La differenza è abissale...

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Messaggio da fedest » 29 apr 2007, 13:48

anche al Sestriere nei primi anni '80 decisero di produrre neve artificiale.(lo slogan sulla Stampa diceva neve sicura)....si avverò subito l'imprevisto, non riuscirono a sparare la neve per via delle alte temperature.......... cosa che tra l'altro si è verificata anche successivamente, e all'inizio dell'attuale stagione.Secondo me, questi impianti possono essere solo un rimedio "temporale"dalle basse temperature alla mancanza di acqua mettono in seria discussione questi impianti, non ultimo il consumo energetico, una vera incompatibilità con l'ambiente........forse converrebbe sfruttare di più le alte quote, con sicuro innevamento, almeno fin che si potrà.

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lotharmatthaus
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Messaggio da lotharmatthaus » 29 apr 2007, 17:09

...per l'acqua di solito basta fare dei bacini di accumulo, certo la temperatura è un limite, in stagioni come quella appena passata si è comunque riusciti a sparare quanto bastava quasi ovunque.

Curiosità: causa inversione termica all'adamello ski sono riusciti a sparare di più a ponte temù che non al passo del tonale.

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Messaggio da fedest » 29 apr 2007, 18:13

Lo so però, si è atteso parecchio per l'apertura stagionale, ho idea che per quanto la tecnologia possa migliorare,nel produrre neve ci sia sempre il vincolo naturale....non so se alla fine la spesa valga il ritorno economico,di certo visto che i finanziamenti sono della comunità, tutto è "lecito".

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Messaggio da andrea » 29 apr 2007, 18:41

Credo che anche in Valgardena sia stato posizionato qualche cannone a metà degli anni 70, non so se per i mondiali o per le olimpiadi invernali. Ricordo di aver letto qualcosa a proposito..

Comunque sulle piste esposte si farebbe fatica a sciare anche se sono in quota senza l'innavmento artificiale. La parola Fluhalp ti dice qualcosa Fedest? :D

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Messaggio da Rob_Roy » 29 apr 2007, 22:45

lotharmatthaus ha scritto: ...per l'acqua di solito basta fare dei bacini di accumulo
Mi sa che a forza di fare bacini di accumulo a valle nn arriva nemmeno + un a goccia d'acqua.... ed in effetti siamo già in stato d'allerta in primavera, prova un pò a pensare cosa accadrà fra un pò... :cry:
lotharmatthaus ha scritto: Curiosità: causa inversione termica all'adamello ski sono riusciti a sparare di più a ponte temù che non al passo del tonale.
A mio avviso le temperature sarebbero state bene o male le stesse, il problema che il Tonale è esposto al sole 100%, mentre probabilmente Temù no, per cui....

Bye :P

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lotharmatthaus
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Messaggio da lotharmatthaus » 30 apr 2007, 01:28

occhio, parlo di quantità di neve prodotta, e non è un'impressione, è una dichiarazione che arriva dall'adamelloski :wink:

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