Ebbene si lo ammetto sono uno sfegatato dello sci, da quando ho iniziato circa un trentacinquennio fà, andrei a sciare in ogni momento anche se non abito in zona strettamente a vocazione sciistica, una città della pianura toscana, ..sciare è troppo bello!! essere poi in certi posti è un emozione unica, grandiosa, ti fa sentire veramente vivo e vicino all'altissimo, con qualunque nome esso si voglia chiamare, nonostante questo però sono da sempre e ora ancor più di prima d'accordo con Max Cassani (nonchè con la maggioranza degli appassionati che conosco) e cioè che gli skipass costano troppo, ho sentito dire "che ormai costa tutto" e allora?! per questo dobbiamo andare sempre più su con i prezzi di ogni cosa? oppure "vedi cosa costa un iphone o un jeans di marca" certo, eppure un iphone (come un altro smartphone di fascia alta) costa si tanto, ma mi rimane e lo utilizzo costantemente tutti i giorni, tutto il giorno, per diversi mesi, il jeans di marca non è detto che dobbiamo acquistarlo se vogliamo vestire un pantalone di codesta stoffa. Vedo scritto che nelle stazioni sciistiche minori, tipo quelle appenniniche un giornaliero costa poco (cit. ..un feriale costa 23 euro) cosa che sfugge allo scrivente è che di solito la gente comune nei giorni feriali lavora e quindi non può dedicarsi a tali attività, cosa che vale anche per tutte le altre stazioni, ovvero che nei festivi ovvero i periodi in cui TUTTI si muovono i prezzi aumentano vistosamente, es. val di luce festivo (19/03/2016) 29€ (la sera mica me la porto a casa la neve!), se vi sembra che costi poco è anche perchè non possono chiedere di più vista l'estensione del comprensorio, senza contare i servizi assenti (mancanza di ratrelliere dove appoggiare gli attrezzi della nostra passione con la conseguenza di dover fare lo slalom fra i numerosi sci sparsi per terra fuori dai ristori, i bagni degli stessi che neanche in un campo di concentramento li trovi cosi, fondo stradale che ... perchè c'era un fondo stradale? sarebbe da chiedre i danni per le buche profonde 10cm ) che in altre località (bormio, joue du loup tanto per dirne due) invece esistono ecostribuiscono a creare un ambiente per il quale è meno amaro pagare quelle cifre.
Mettendomi a parlare con gli addetti delle risalite di alcuni impianti (doganaccia, località dove lo skipass costa veramente poco certo, conoscete il posto?, avete in mente le piste che ci sono?) dicevano " il prezzo è questo perchè non c'è stato ancora il contributo regionale...." secondo me si dovrebbe smettere di pensarla cosi, di stare sempre ad aspettare il nutrimento da mamma stato, bisognerebbe invece cercare il modo, i modi, per "portare" quanti più possibili avventori sui monti, se non spendo qua vuol dire che spendo di là, certo che se mi "spelli" verrò poco e quando vengo mi porto anche il panino da casa, a questo punto mi pare ovvio che il target sul quale fanno affidamento "le stazioni sciistiche" sia quello di giovani e single, non certo chiunque, ovvero famiglie comprese perchè per muovermi con moglie e figlia spendo un capitale per sciare sulla aurea neve per qualche ora, cosicchè non si ottiene l'obiettivo di portar su gente.
Mi ricordo che 25 anni fa per prendere gli impianti si doveva fare delle file che intimorivano, adesso se trovi una fila di due minuti è gia assai, secondo voi perchè.
Guardando le web cam delle stazioni sciistiche spesso noto che funzionano a bassa intensità di flusso (poca gente) ancor più in questi giorni di fine stagione oppure in stagione quando non vi è molta neve, forse il pensar di andare su, sciare su neve non ottimale o con metà piste chiuse pagando però lo skipass per intero funge da deterrente? forse se il costo dello skipass "fluttuasse" come il valore di un azione a seconda delle condizioni piste contribuirebbe a far venire su qualcuno in più?
Insomma lo skipass, non è un'opinione, costa molto, e anche se nei fine settimana c'è gente che va a sciare è un grosso limite ad ampliare il numero di frequentatori della montagna, meno gente = meno soldi per tutte le attività del posto, e con questa chiudo "Chi troppo vuole nulla stringe".
Saluti a tutti
Maurizio Conti
Lo skipass, questo costoso strumento di deterrenza.
Moderatori: sergio, El posta sempar lu, Rob_Roy
-
- livello: spazzaneve
- Messaggi: 2
- Iscritto il: 01 feb 2014, 16:33
Re: Lo skipass, questo costoso strumento di deterrenza.
Ciao Maurizio, grazie per il tuo prezioso contributo.. Anche io reputo che il costo di uno skipass sia alto, forse troppo, e quasi proibitivo per una famiglia di quattro persone che fa sempre più fatica a fare una giornata sulla neve, figuriamoci una settimana bianca. Tutto questo è sicuramente vero
Condivido anche la tua esortazione alle società a fare qualcosa di più per portare le persone in pista senza aspettare che il pubblico arrivi da solo solo perchè le montagne sono belle e gli altri comprensori sono magari più lontani. Anche io vedo un certo immobilismo, specialmente in alcune stazioni.
Tuttavia la maggior parte dei comprensori sciistici lavorano in perdita, foraggiati da enti pubblici (comuni, regioni ecc) o anche privati (tipo associazione albergatori) perchè creano ricchezza sul territorio e una loro sconparsa farebbe più danni che risparmi.
Basterebbe una riduzione sullo skipass per far crescere le presenze della stessa entità della riduzione? In altre parole, tagliare lo skipass del 50% potrebbe portare ad un raddoppio delle presenze che portino il bilancio della manovra tariffaria almeno in pareggio? Oppure un taglio del 50% dello skipass porterebbe ad un più risicato aumento delle presenze, per esempio di un 20%, facendo aumentare ancora il rosso delle società?
Non voglio fare l'avvocato del diavolo ma mi metto nei panni di chi debba decidere una via fattibile per riportare la gente in montagna e in pista... Cosa ne pensate?
Condivido anche la tua esortazione alle società a fare qualcosa di più per portare le persone in pista senza aspettare che il pubblico arrivi da solo solo perchè le montagne sono belle e gli altri comprensori sono magari più lontani. Anche io vedo un certo immobilismo, specialmente in alcune stazioni.
Tuttavia la maggior parte dei comprensori sciistici lavorano in perdita, foraggiati da enti pubblici (comuni, regioni ecc) o anche privati (tipo associazione albergatori) perchè creano ricchezza sul territorio e una loro sconparsa farebbe più danni che risparmi.
Basterebbe una riduzione sullo skipass per far crescere le presenze della stessa entità della riduzione? In altre parole, tagliare lo skipass del 50% potrebbe portare ad un raddoppio delle presenze che portino il bilancio della manovra tariffaria almeno in pareggio? Oppure un taglio del 50% dello skipass porterebbe ad un più risicato aumento delle presenze, per esempio di un 20%, facendo aumentare ancora il rosso delle società?
Non voglio fare l'avvocato del diavolo ma mi metto nei panni di chi debba decidere una via fattibile per riportare la gente in montagna e in pista... Cosa ne pensate?
Re: Lo skipass, questo costoso strumento di deterrenza.
L'argomento è interessante ma di difficile soluzione.
A mio modo di vedere è un po tutto il mondo neve/sci ad essere caro, non solo lo skipass.
Il ragionamento dell'utente precedente è senza dubbio condivisibile, ma secondo me vale molto più per piccole località o località appenniniche.
In queste stazioni il costo dello skipass sembra ancor più caro se rapportato alla stazione sciistica in sè, magari con poca neve e neppure tutti gli impianti aperti. Chiedere €. 30/35 ed ammassarsi sulle poche piste è indubbiamente poco divertente.
Però i gestori degli impianti ti rispondono: beh che dobbiamo fare se quest'anno la neve è arrivata a fine febbraio? Già siamo in perdita, se poi abbassiamo i costi andiamo in rovina.
Ed anche questo, dal loro punto di vista, è un ragionamento condivisibile.
Secondo me, per aumentare il numero di presenze, queste stazioni dovrebbero dare alle famiglie dei pacchetti giornalieri, skipass, parcheggi, pranzo nei rifugi, scuole sci e noleggio attrezzatura. L'ottica dovrebbe essere: lavorare tutti in una unica struttura. Guadagnare meno dal singolo, guadagnare di più perchè viene più gente.
In caso contrario è ovvio che il padre di famiglia lo sci se lo fa prestare, il panino lo porta da casa, del caffè ne faccio a meno. (perchè è innegabile che i prezzi dei rifugi sono altissimi).
Il discorso è invece diverso per il dolomitisuperski che invece ad inizio stagione, in prevendita, offre varietà di scelta di più abbonamenti stagionali. Quest'anno, dove ho sciato meno degli scorsi inverni, la media di costo per ogni singola uscita è stata di €.30 e quindi il costo dello skipass è tutto sommato contenuto in rapporto agli altri costi (viaggio, pranzo, attrezzatura ecc.)
Temo che tenderanno a sopravvivere, o comunque a fare buoni numeri, le grandi stazioni sciistiche che già sono orientate a dare all'ospite un "pacchetto" a discapito delle piccole stazioni che saranno invece sempre costrette ad alzare i prezzi del proprio skipass, senza migliorarne l'efficienza.
Saluti
Stevens
A mio modo di vedere è un po tutto il mondo neve/sci ad essere caro, non solo lo skipass.
Il ragionamento dell'utente precedente è senza dubbio condivisibile, ma secondo me vale molto più per piccole località o località appenniniche.
In queste stazioni il costo dello skipass sembra ancor più caro se rapportato alla stazione sciistica in sè, magari con poca neve e neppure tutti gli impianti aperti. Chiedere €. 30/35 ed ammassarsi sulle poche piste è indubbiamente poco divertente.
Però i gestori degli impianti ti rispondono: beh che dobbiamo fare se quest'anno la neve è arrivata a fine febbraio? Già siamo in perdita, se poi abbassiamo i costi andiamo in rovina.
Ed anche questo, dal loro punto di vista, è un ragionamento condivisibile.
Secondo me, per aumentare il numero di presenze, queste stazioni dovrebbero dare alle famiglie dei pacchetti giornalieri, skipass, parcheggi, pranzo nei rifugi, scuole sci e noleggio attrezzatura. L'ottica dovrebbe essere: lavorare tutti in una unica struttura. Guadagnare meno dal singolo, guadagnare di più perchè viene più gente.
In caso contrario è ovvio che il padre di famiglia lo sci se lo fa prestare, il panino lo porta da casa, del caffè ne faccio a meno. (perchè è innegabile che i prezzi dei rifugi sono altissimi).
Il discorso è invece diverso per il dolomitisuperski che invece ad inizio stagione, in prevendita, offre varietà di scelta di più abbonamenti stagionali. Quest'anno, dove ho sciato meno degli scorsi inverni, la media di costo per ogni singola uscita è stata di €.30 e quindi il costo dello skipass è tutto sommato contenuto in rapporto agli altri costi (viaggio, pranzo, attrezzatura ecc.)
Temo che tenderanno a sopravvivere, o comunque a fare buoni numeri, le grandi stazioni sciistiche che già sono orientate a dare all'ospite un "pacchetto" a discapito delle piccole stazioni che saranno invece sempre costrette ad alzare i prezzi del proprio skipass, senza migliorarne l'efficienza.
Saluti
Stevens
- lotharmatthaus
- livello: sci totale
- Messaggi: 2970
- Iscritto il: 03 lug 2006, 14:10
- Località: Monza
- Contatta:
Re: Lo skipass, questo costoso strumento di deterrenza.
Ragionamenti tutti condivisibili.
Io lancio questa banale, banalissima provocazione:
per una partita di tennis di 1 ora io spendo 10 euro in media.
per uno skipass giornaliero 30/40 euro
Se paragoniamo il tempo che ho a disposizione 1 contro 8 ore
e il costo di realizzazione/manutenzione di un campo da tennis con quello di una sola seggiovia con pista e relative manutenzioni il costi non sono nemmeno lontanamente paragonabili...
lo skipass costa pochissimo...
Io lancio questa banale, banalissima provocazione:
per una partita di tennis di 1 ora io spendo 10 euro in media.
per uno skipass giornaliero 30/40 euro
Se paragoniamo il tempo che ho a disposizione 1 contro 8 ore
e il costo di realizzazione/manutenzione di un campo da tennis con quello di una sola seggiovia con pista e relative manutenzioni il costi non sono nemmeno lontanamente paragonabili...
lo skipass costa pochissimo...
-
- livello: spazzaneve
- Messaggi: 43
- Iscritto il: 18 giu 2015, 18:45
Re: Lo skipass, questo costoso strumento di deterrenza.
Anch'io se mi spoglio un attimo dai panni dello sciatore che deve pagare la penso in fondo esattamente come te..uno skipass permette una sciata di otto ore giornaliere.
Il costo orario non è superiore a quello di altri sport che richiedono un'attività manutentiva decisamente inferiore..
La cosa che invece io trovo intollerabile è che lo skipass di un comprensorio magari con 20 km di piste abbia un costo di poco inferiore a quello di un comprensorio con 400 km di piste..
Capisco il discorso delle economie di scala ma oggi siamo arrivati veramente all'esagerazione nell'equiparazione e livellamento dei prezzi a prescindere dalla dimensione dei comprensori.
Per non parlare poi dello skipass a ore che ha portato alla scomparsa dello skipass mattutino.. sciare tre ore costa un'inezia in meno di un giornaliero e la cosa è ridicola,quando invece c'era il mattutino il risparmio era sensibile.
Il costo orario non è superiore a quello di altri sport che richiedono un'attività manutentiva decisamente inferiore..
La cosa che invece io trovo intollerabile è che lo skipass di un comprensorio magari con 20 km di piste abbia un costo di poco inferiore a quello di un comprensorio con 400 km di piste..
Capisco il discorso delle economie di scala ma oggi siamo arrivati veramente all'esagerazione nell'equiparazione e livellamento dei prezzi a prescindere dalla dimensione dei comprensori.
Per non parlare poi dello skipass a ore che ha portato alla scomparsa dello skipass mattutino.. sciare tre ore costa un'inezia in meno di un giornaliero e la cosa è ridicola,quando invece c'era il mattutino il risparmio era sensibile.