Rossignol
Rossignol è un'azienda che produce sci, scarponi e materiale per lo sci alpino nata in Francia ad opera di Abel Rossignol nel 1907.
Rossignol in francese significa “usignolo” e proprio un uccello è visibile sul uno dei primi loghi dell'azienda transalpina. Nata come produttrice di sci in legno, realizzati grazie alle abilità artigianali del suo fondatore, negli anni Rossignol si afferma come azienda leader nel settore sport invernali per arrivare, negli anni più recenti anche alla produzione e commercializzazione di articoli moda, in parte sempre legati al mondo della montagna, ma interpretati in una chiave capace di affermarsi anche sui mercati non prettamente sportivi.
Emile Allais è il primo atleta a trionfare con ai piedi sci Rossignol, siamo ai mondiali di sci del 1937 di Chamonix e Allais riesce a vincere 3 ori, trionfando in tutte e tre le specialità ai tempi presenti, ovvero discesa libera, slalom e combinata. Lo sciatore collaborerà negli anni seguenti con l'azienda che aveva portato sul gradino più alto del podio ai Mondiali di sci.
Nel 1956 Abel Rossignol cedette l'attività a Laurent Boix Vives che si concentrò sulla produzione di sci acquisendo anche il marchio Dynastar nel 1967. Siamo negli anni dell'esplosione dello sci e della sua rivoluzione tecnica che porterà all'abbandono del legno. E' di Dynastar il primo brevetto di sci con anima in poliuretano e di Rossignol quello del primo sci in fibra di vetro.
Nel 1970 Rossignol diventa il primo produttore mondiale di sci e nel 1976 sfonda la quota di 1 milione di sci venduti in un anno. Lo sviluppo aziendale passa dalla realizzazione di una linea di sci per il fondo e dall'espansione degli Usa. Novità tecnologiche come il VAS (Vibrating Absorbing System) e l'endorsement di campioni come il nostro Alberto Tomba, doppio oro con Rossignol alle Olimpiadi di Calgary nel 1988, e 6 ori totali confermano la potenza di Rossignol tra i produttori mondiali di sci.
Un anno prima, nel 1987, Rossignol era anche entrata nel mondo dello snowboard, specialità di nicchia che nasceva ed esplodeva con una crescita esponenziale proprio in quegli anni. L'espansione del marchio continua con la realizzazione del primo scarpone a marchio Rossignol, realizzato nel 1989 in seguito all'acquisizione di Lange, storico marchio produttore di scarpe per lo sci, il primo a realizzare uno scarpone in plastica. La politica di acquisizioni continua con l'incorporazione di un'altra azienda transalpina produttrice di articoli per lo sci, si tratta della Look che realizza attacchi.
Rossignol è così una tra le prime aziende del mondo degli sport invernali a compiere un'integrazione sviluppando la capacità di realizzare tutta l'attrezzatura necessaria a uno sciatore. Sono anche gli anni dell'ingresso nel mondo del tennis con la produzione di racchette e dell'acquisizione della veneta Caber che “diventerà” poi di fatto lo scarpone Rossignol.
L'azienda passa per la prima volta di mano nel 2005 quando Laurent Boix-Vives, vende l'azienda al gruppo statunitense Quiksilver. Un matrimonio non troppo felice e che dura solo tre anni visto che nel 2008 Rossignol passa nuovamente di mano andando a Chartreuse et Mont Blanc, guidata da Bruno Cercley che accoglierà poi negli anni a seguire anche gli investitori norvegesi di Altor. Proprio Cercley, ex braccio desto di Boix -Vives, era stato l'autore della cessione di Rossignol a Quiksilver per 560 milioni di dollari per poi comprarla tre anni dopo a 147 milioni. Sono gli anni del rilancio con la produzione – quantomeno dell'alta gamma – che si rafforza in Francia, a Sallanches, attuale sede del Gruppo Rossignol in un impianto rinnovato, modernissimo ed efficiente. Si investe anche in altri settori, dalla moda, riacquisendo la titolarità del marchio per l'abbigliamento che prima era in licenza, ed aprendo ad altri sport come la mountain bike, il trail running, il padel tennis.
Band of Heroes. Attualmente, nel mondo dello sci, il marchio Rossignol, con la gamma racing “Hero” è utilizzato in gara da campioni del calibro di Henrik Kristoffersen, Tina Weirather e dai campioni azzurri Federica Brignone e Christof Innerhofer.
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