10 cose da fare nelle Valli dell'Ossola

“Neveazzurra, la neve a due passi da casa”: è questo il claim che accomuna le stazioni sciistiche sul lato piemontese del Lago Maggiore. La “casa” a due passi è da intendersi l’ambito del Milanese, del Varesotto, del Novarese… insomma, un’ampia zona di interesse, con l’aeroporto di Malpensa facile punto di arrivo per turisti che vengono da lontano, l’autostrada comoda fino a Domodossola e, soprattutto – siamo in tempi di mobilità green – il treno. Sì, perché uno dei punti forti dell’offerta di Neveazzurra e in particolare per la località di Domobianca 365 (tra i 1.088 e i 1.845 metri di altitudine, appena sopra Domodossola) comprende i “treni della neve”: viaggio in carrozza con Trenord andata e ritorno da qualsiasi stazione della Lombardia a Domodossola, navetta dalla stazione alle piste e skipass incluso (50 euro il costo). 

Detto questo, l’offerta delle stazioni delle Valli dell’Ossola (che offrono anche uno skipass unico), è molto varia e adatta a qualsiasi tipo di appassionato della neve. Oltre a Domobianca si scia in pista a San Domenico Ski (e c’è un servizio diretto di bus da Milano, Novara e Varese), in Val Vigezzo, naturalmente a Macugnaga, all’Alpe Devero, in Val Formazza… Discesa ma anche pregevoli anelli di fondo (su tutti quello di Riale, adatto anche per agonisti di livello). E poi ciaspole, passeggiate e quant’altro fa vacanza sulla neve. Un cenno infine lo meritano le caratteristiche case walser che rimandano ad antichissime tradizioni e che si che si possono trovare disseminate nelle valli dell’Ossola. Ecco dieci cose da provare.

di Alberto Campoleoni



Domobianca365

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Le discese a Domobianca

Partiamo da qui perché si arriva in fretta e il comprensorio merita subito attenzione: l’altitudine non è molta (si arriva in quota poco sopra i 1.800 metri), ma la neve non manca. Piste ben tenute, normalmente rosse e adatte a tutti, una scuola sci puntuale e, in cima, un paesaggio da vera montagna, con uno scorcio anche sul Monte Rosa. Non manca qualche pendenza impegnativa per chi ha voglia di mettere alla prova le gambe. Gli impianti sono datati ma funzionali, con progetti di rinnovo ambiziosi e a breve termine.

San Domenico Ski

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San Domenico Ski: neve e hospitality

Qui si va più in alto (si parte dai 1.400 metri e si sale fino a 2.500) tra l’altro grazie anche a un nuovissimo impianto appena inaugurato: la cabinovia a 8 posti per l’Alpe Ciamporino. Innovativa, esteticamente bella, veloce. I chilometri di pista sono quasi 40 e non mancano i pendii per sciatori esperti, insieme ad un’ampia scelta per i principianti. E l’hospitality? All’Hotel La Vetta, un 4 stelle elegante e con un ristorante di prim’ordine. Ospita la famiglia Malagoni, protagonista del rilancio di San Domenico e di un progetto visionario (strutture, piste, trasporti, esperienze…) cominciato anni fa, oggi condiviso con la società Altair e Domobianca. Privati che investono, coniugando business e passione.

San Domenico Ski

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Uno sguardo alle cime

E’ un’esperienza da fare: soffermarsi un momento – che ci si trovi a San Domenico, o in Val Formazza, o in Val Vigezzo, scegliete voi – a guardare il paesaggio naturale che caratterizza il mondo dell’Ossola, a ridosso delle Alpi Lepontine, in una posizione geografica che garantisce abbondanti precipitazioni nevose. Cime imbiancate, ma anche piane e fondovalli ricchi di neve, dove il tempo sembra sospeso. Magia della natura.

Stefano Sacchelli

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Ciaspole e sci di fondo

Nel silenzio dei boschi, lungo i torrenti: camminare sulla neve con le ciaspole o scivolare sugli anelli ben battuti per i fondisti è un’esperienza da fare. Magari in Val Formazza, o nella Piana di Vigezzo. A Riale chi vuole cimentarsi con gli sci stretti trova anelli impegnativi e di soddisfazione. Ma anche il Centro fondo Formazza, a San Michele, offre un’esperienza ricca di emozioni, dal sapore antico, animata dalla calda accoglienza del gestore e dalla competenza dei maestri. E può capitare di trovarsi in mezzo a gruppi entusiasti dei bambini delle scuole della valle.

congerdesign da Pixabay

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Un passaggio nell’acqua calda

Tra le destinazioni top delle valli dell’Ossola non può mancare Premia, dove ci sono le Terme. Un complesso aperto a tutti, con un’area terapeutica e un’ampia zona dedicata all’esperienza di wellness e divertimento. All’insegna dell’immersione nella natura (le vasche all’esterno sono circondate da prati e  boschi) e soprattutto nella calda acqua che sgorga incessantemente dalla terra. Si estrae a oltre 40 gradi di temperatura e nelle vasche arriva fino a 36 gradi. I benefici: le acque termali aiutano a curare le affezioni dell'apparato respiratorio ma anche quelle articolari e dermatologiche. 

Piero Gatti

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Romanticismo sotto le stelle

Le terme sono anche un’attrazione romantica: provate a stare immersi nelle piscine esterne di Premia in una serata di cielo stellato, respirando l’aria fredda della notte e godendo del calore dell’acqua termale. Le Terme organizzano serate speciali. Unica attenzione: prenotare in tempo altrimenti si resta fuori.

Hotel Edelweiss

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A tavola

Mangiare bene non è un optional. Sempre più si cerca anche l’esperienza a tavola, la possibilità di gustare prodotti tipici e apprezzare una cucina che sa unire tradizione e gusto. C’è solo l’imbarazzo della scelta tra i tanti ristoranti e le baite nelle valli e sulle piste da sci. Un consiglio: da provare la fonduta e se vi capita di passare da Crodo – sì, il posto dove è nato il Crodino – fate sosta all’Edelweiss, in frazione Viceno: la selvaggina è tutta cacciata sul posto e cucinata a dovere. E chi non mangia carne? Trova comunque attenzione ovunque.

Latteria Antigoriana di Crodo

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Formaggi che passione

Restiamo nell’ambito enogastronomico. Le terre dell’Ossola non mancano di sorprese per quanto riguarda l’aspetto caseario. La Latteria di Crodo offre una selezione di prodotti del posto che soddisfa i palati più esigenti. Il latte è lavorato in mille modi: dallo yogurt ai formaggi vaccini e caprini, più o meno stagionati. L’Ossolano, il Crodo Riserva, il Cistellino… e poi il Bettelmatt e tanti, tanti altri. Il problema è fermarsi.

Il carnevale di Domodossola

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San Valentino e Carnevale

Due appuntamenti di solito molto sentiti. Il primo è tradizionalmente per gli innamorati. E il 15 febbraio è per loro l’evento alle Terme di Premia, con una serata speciale nelle vasche, fino a Mezzanotte. Per il Carnevale, invece, si sa che i bambini sono al primo posto: per loro (ma non solo) ecco la magia delle sfilate di carri e maschere, un po’ in tutti i borghi dell’Ossola. E a Domodossola ben 10 giorni di festa (dal 22 febbraio al 4 marzo), sulla scia di antiche tradizioni, con il Togn e la Cia, tradizionale coppia di innamorati protagonisti di una leggenda locale del ‘600.

Archivio Distretto Turistico dei Laghi

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I laghi

Ci arriviamo alla fine, ma i laghi – e il Maggiore soprattutto, cui fanno da corollario l’Orta e il Mergozzo – sono i primi protagonisti delle terre dell’Ossola che non a caso vengono comprese nel “Distretto turistico dei laghi” e promosse come “Lago Maggiore experience”. Sul Maggiore arrivano ogni anno centinaia di migliaia di turisti, italiani e stranieri. Da qui, da Verbania, Stresa, Pallanza, Cannobbio… partono itinerari, escursioni di ogni genere. Nelle Valli e anche con il battello, ad esempio per visitare le meravigliose isole Borromee. Vale la pena.

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