Tragedia sfiorata a Macugnaga, la testimonianza di uno sciatore
15 Aprile 2009
Io mi trovavo sul posto a sciare (anzi ero sulla seggiovia ed ho visto e sono sceso dalla stessa prima che la fermassero) e devo dire che le informazioni riportate sulle varie notizie non rendono la gravità e la serietà dell’accaduto"
Davide Quadrelli era sul posto al momento dell'incidente e ha raccontato a Varesenews l'accaduto.
"Il cavo della funivia che si è spezzato ha emesso un boato molto forte (sembrava quello di un aereo supersonico), poi è precipitato dalla stazione di arrivo della funivia attraversando tutta la pista. Per miracolo e sola casualità il fatto che ieri era il Lunedi dell’Angelo ha fatto sì che nessuno sia stato falciato dal cavo: si parlava di uno sciatore a cui il cavo ha “bruciato” gli sci tanto gli è passato vicino, ma fortunatamente o miracolosamente non abbastanza vicino. A questo punto il cavo si è attorcigliato al cavo dello skilift sottostante strappando un piattello ed ha proseguito la sua corsa fino ad andare ad avvolgersi al cavo della funivia sopra un seggiolino della stessa (anche in questo caso nessuno era seduto su quel seggiolino). La seggiovia ha continuato ad andare per almeno 1 – 2 minuti prima di essere fermata (è stato un addetto del soccorso alpino che si trovava a sciare con noi ed era a in pista che prontamente è “volato” ad avvisare di fermare la seggiovia perchè ne in arrivo ne in partenza della seggiovia avevano capito o ricevuto notizie in merito).
Alcune persone rimaste bloccate sui seggiolini sono saltate giù dai seggiolini per paura che anche la seggiovia fosse compromessa. In seguito gli sciatori sono stati fatti evacuare dalla seggiovia facendoli scendere da una scala appoggiato su di un gatto delle nevi.
Inoltre il cavo ha rotto il tetto di una delle due funivie (quella che stava scendendo e che conteneva solo l’operatore) ed ha seriamente danneggiato anche la stazione di arrivo mettendo in pericolo anche gli operatori nella stazione.
La funivia che trasportava gli sciatori si è bloccata in un punto relativamente semplice per le operazioni di evacuazione in quanto il terreno si trovava a soli 20 metri di distanza. Bastava un attimo prima e si sarebbero dovuti calare sopra dei salti di roccia.
Devo dire che vista l’entità di quello a cui ho assistito ed il fatto che non sia successo nulla (se non dei feriti lievi e molto spavento per chi era sulla seggiovia o sulla funivia) ha quasi del miracoloso perchè per tutta una serie di combinazioni fortunate (nessuno sul tratto di pista dove il cavo è passato, nessuno sui seggiolini vicini a dove il cavo si è attorcigliato, il tetto della funivia scoperchiato era quello dove c’era solo l’operatore, la funivia con gli sciatori a bordo che si è bloccata a soli 15/20 metri di altezza...), la tragedia è stata veramente evitata.
Chissà ora se questo significherà la fine della vecchia stazione sciistica di Macugnaga.
Di sicuro ora è assolutamente inagibile e non so per quanto lo rimarrà.
Spero che venga fatta chiarezza sulle cause dell’accaduto perchè purtroppo se non accade la tragedia si tende a lasciare cadere le notizie nel dimenticatoio e a non darne abbastanza risalto “solo perchè non ci sono stati morti”.
I primi commenti che sono stati fatti parlavo di manutenzione, di danno non prevedibile (rottura di una puleggia del cavo traente che è uscita dalla sua sede ed ha rotto il cavo di sicurezza)...
Devo dire inoltre che il soccorso alpino e tutti i soccorsi (GdF, vigili del fuoco, 118...) si sono attivati prontamente ed hanno prestato soccorso molto celermente".
Davide Quadrelli
di Andrea Greco
15 Aprile 2009
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