BARDONECCHIA - Si lavora in vista del 15 febbraio, ma ci sono ancora tante incognite
05 Febbraio 2021
Dopo l'ok da parte del Cts all'apertura degli impianti per lo sci, Bardonecchia è pronta a ripartire. Nel comprensorio sono ripresi i lavori per preparare al meglio le piste e la produzione di neve nei punti che richiedono maggiore innevamento.
Il tutto nonostante non ci sia ancora la certezza né dell'apertura, visto che è concessa solo in zona gialla, né del numero di skipass effettivamente vendibili. In più servirebbe la conferma della possibilità di spostamento tra regioni per garantire i flussi turistici.
“È importante che finalmente la voce del mondo dello sci sia stata ascoltata. Stiamo portando avanti da tempo, in diverse sedi, la possibilità di una riapertura in sicurezza degli impianti di risalita. Il protocollo messo a punto dalle Regioni è basato su di un grande lavoro di squadra che vuole tenere insieme la priorità sanitaria, ma anche la difesa del lavoro dell’economia locale spiega Nicola Bosticco, ad della Colomion - Sarà fondamentale rimanere in zona gialla alla presunta data di apertura del 15 febbraio e di continuare a mantenere tale colore il più a lungo possibile. Da oggi la società Colomion ha iniziato la preparazione di piste e impianti, sono in funzione i mezzi battipista ed è ripresa anche la produzione di neve in tutte quelle parti del comprensorio che lo richiedono. Faremo del nostro meglio per garantire la miglior fruibilità possibile dell’area sciabile, ma bisogna sottolineare che si tratta di un ulteriore ed ingente impegno in termini di risorse ed è, quindi, importante che il periodo di apertura previsto sia congruo con i costi sostenuti dalla societa"̀.
Insomma, di dubbi ce ne sono ancora molti e, poi, anche se si scierà dal 15 fino a fine stagione, servono comunque i ristori per un settore che è stato letteralmente devastato dalle restrizioni per contenere l'epidemia di Covid-19.
"La nostra priorità è la sicurezza degli utenti, rimaniamo però in attesa di ulteriori chiarimenti sulle modalità di contingentamento e sul numero massimo di skipass che potremo vendere. Intanto, come indicato dai protocolli ci siamo attrezzati con nuove casse automatiche e sistemi di vendita online, in modo da monitorare il numero di presenze in pista ed evitare assembramenti. Sarà fondamentale il coordinamento con le Forze dell’Ordine. Tuttavia, l’eventuale apertura dal 15 febbraio non deve distogliere l’attenzione dal tema dei ristori, che restano determinanti per la sopravvivenza delle attività del comparto, il quale non registra incassi significativi da marzo 2020. Inoltre, fino ad oggi i dipendenti stagionali non hanno goduto di nessuna forma di tutela da parte delle Istituzioni. Il governo dovrebbe assicurare, in caso di nuove limitazioni o chiusure, la possibilità di dare accesso alla cassa integrazione anche a tale categoria di lavoratori.”
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di Redazione DoveSciare.it
05 Febbraio 2021