SCI e COVID - Anef: "Basta prese in giro, ora indennizzi immediati"
15 Febbraio 2021
© Fotografia - Valeria Ghezzi (Anef)
L'ennesimo stop allo sci, questa volta arrivato a poche ore dalla riapertura, rappresenta la proverbiale beffa che si aggiunge all'enorme danno che tutto il sistema montagna ha subito.
“Basta tira e molla. La data del 5 marzo è una ulteriore presa in giro. Dal nuovo governo ci aspettiamo un’applicazione immediata degli indennizzi”.
Anef, l'Associazione Nazionale Esercenti Funiviari ora punta tutto sigli indennizzi, che devono arrivare e in fretta per dare ossigeno a un'intera economia, quella dello sci e della montagna, che è letteralmente al collasso.
“E’ stato lo Stato che ci ha dato il via libera – ha commentato il presidente di Anef, Valeria Ghezzi - naturalmente nel pieno rispetto delle normative. Siamo furiosi, sembra una presa in giro. Ci aspettiamo almeno che l’ultima frase del comunicato stampa del Governo (che parla di 'adeguati ristori', ndr) abbia un’applicazione immediata e urgente”.
Tra le regioni in zona gialla, che avevano programmato l'apertura in questa settimana, c'è il Piemonte ed è grande l'amarezza di Giampiero Orleoni, presidente di Anef Piemonte:
"Non sono più tollerabili queste modalità, è stato assurdo apprendere oggi a mezzo stampa che domani non apriamo. Auspichiamo almeno che i ristori promessi arrivino in tempi strettissimi".
Un concetto ribadito da Renzo Minella, numero uno di Anef Veneto:
"Allo Stato abbiamo chiesto chiarezza: regole, indennizzi, abbiamo bisogno di sapere. Da parte nostra, allo Stato abbiamo dimostrato il pieno rispetto, ma deve essere reciproco. E non è rispettoso dello sforzo di tanti imprenditori e di tanti lavoratori questo tira e molla che economicamente è già un disastro per tutta la filiera e per tutto il mondo della montagna”.
Ancora più duro è Massimo Fossati, presidente di Anef Lombardia:
“Questo a cui ci stanno sottoponendo è un gioco al massacro che non può che generare rabbia. Perché se oggi ci dici di aprire e noi assumiamo, domani non ci puoi dire di stare chiusi: non è rispettoso né per chi ha assunto né per chi è stato assunto”
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di Redazione DoveSciare.it
15 Febbraio 2021