PRATO NEVOSO - Impianti tristemente chiusi: "Una vergogna e una presa in giro"
16 Febbraio 2021
© Fotografia - Prato Nevoso
“Questo Governo non ha a cuore il futuro dei lavoratori italiani”.
Prato Nevoso è una delle tante località che sono rimaste con il proverbiale "cerino in mano". Dopo aver a lungo aspettato e dopo aver speso tempo e denaro per preparare il comprensorio per l'apertura - promessa - del 15 febbraio, i gestori della ski area non nascondono lo sdegno per uno stop arrivato a poche ore dal via.
“Non la accettiamo. Siamo stati collaborativi per mesi e mesi. Abbiamo atteso tutte le indicazioni e concordato le linee guida che il Comitato tecnico scientifico ha prima respinto poi accettato. Lo stesso comitato, a poche ore dal via, ha detto che riaprire non era sicuro - è lo sfogo di Gina Luca Oliva, ad della Prato Nevoso Spa, che parla a nome anche delle centinaia di persone che lavorano nel comprensorio e nell'indotto - Una presa in giro che il mondo della montagna respinge fermamente. Non possiamo più accettare un trattamento simile. Questo Governo, e questi esperti che dovrebbero avere in mano il destino del nostro Paese, hanno la più pallida idea di cosa significhi preparare interi comprensori sciistici? Qui si chiude la porta, per sempre, al lavoro e alla dignità di centinaia di persone, famiglie, imprese. Un trattamento così è inaccettabile in un Paese civile”.
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di Redazione DoveSciare.it
16 Febbraio 2021