Convegno ANEF: la montagna al centro (e alla gente di montagna)

01 Ottobre 2023

© Fotografia - Pino Veclani - Passo del Tonale, Presena


Nel coso dell'Assemblea Annuale di ANEF tenutasi a Bibione il 28 e il 29 settembre è stata sottolineata ancora una volta la centralità del settore impianti a fune all’interno del sistema turistico italiano all'interno di un più ampio dialogo che Valeria Ghezzi, presidente dell'Associazione, ha voluto instaurare con le istituzioni, le associazioni ambientaliste e in generali tutti gli stakeholder del "sistema montagna".

“La montagna è un valore trasversale, non è né di destra né di sinistra ma è una comunità che dobbiamo tutelare e difendere e a cui dobbiamo dare l’opportunità di lavorare”, ha spiegato Ghezzi.

Sostenibilità delle imprese di montagna, adattamento ai cambiamenti climatici, destagionalizzazione e semplificazione burocratica finalizzata a facilitare gli investimenti sono stati i temi centrali del convegno.

“Questo è un settore fondamentale del turismo italiano, ne siamo consapevoli gli impiantisti sono un pilastro fondamentale del turismo italiano che merita tutta l’attenzione e rivendicarla a gran voce da parte delle istituzioni - ha spiegato - La domanda che dobbiamo porci è: senza gli impianti di risalita quante persone sarebbero in grado di godere della montagna?", ha commentato Marina Lalli presidente di Federturismo Confindustria ribadendo l'essenzialità del settore sci e impianti a fune per l'intero turismo di montagna.

Un ruolo che è fondamentale anche per permettere alla montagna di rimanere viva e abitata. “Se vogliamo parlare di sostenibilità in montagna è necessario prima chiarire un concetto: noi vogliamo la montagna abitata e inclusiva, questo è il punto di partenza per definire poi le strategie da adottare - ha spiegato Dieter Steger, parlamentare di 'SVP' – Dobbiamo quindi facilitare gli investimenti, garantire autorizzazioni in tempi brevi e guardare alla sostenibilità a 360 gradi”.

A 360 gradi significa intendere la sostenibilità in tutte le sue componenti, non solo quella ambientale, ma anche quella sociale ed economica. Determinate, da questo punto di vista è riportare la montagna al centro, facendo sì che ci sia una attenzione "competente" da Roma, ovvero che le leggi sulla montagna vengano fatte prendendo coscienza delle reali necessità di chi in montagna ci vive e ci lavora. La visione attuale, come evidenziato dalle posizioni delle associazioni ambientaliste e di una grossa fetta dell'opinione pubblica, è invece quella di un cittadino che guarda al suo ideale parco giochi d'alta quota. Una visione non reale e che non tiene contro né delle esigenze delle comunità montane e nemmeno di quelle dei turisti.

“Dobbiamo cambiare un paradigma negativo che per troppo tempo ha caratterizzato le nostre politiche, ovvero lasciare che il destino dei territori montagna fosse nelle mani di chi la montagna non la conosce veramente - ha commentato Alessandro Panza, Europarlamentare della 'Lega Salvini Premier' - Il disegno di legge del Ministro Calderoli nasce proprio per ribaltare questo paradigma: mettere al centro la montagna”.

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di Redazione DoveSciare.it
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