SCI e COVID - Le linee guida per l'apertura, ma serve un ok dal Governo

28 Gennaio 2021

© Fotografia - Livigno, Carosello 3000


Per dare il via alla stagione sciistica serve ancora un passaggio da parte del Governo. La data di apertura della stagione invernale, più volte rimandata nel corso dell'inverno, è a momento slittata al 15 febbraio o, meglio, non prima del 15 febbraio.

"Per l'apertura degli impianti sciistici e di altri impianti oggi chiusi, serve che cambi il provvedimento nazionale, perché ci sono i protocolli, ne sono stati anche stilati di nuovi, ma al momento non potrà aprire nessun impianto. Se i contagi scenderanno spero che ci saranno novità a breve", ha spiegato Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia Romagna e della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome. 

La stessa Conferenza si è riunita in giornata e il vicepresidente Giovanni Toti, vicepresidente, ha spiegato:

“Abbiamo ridefinito e approvato oggi la nostra proposta di linee guida per gli impianti sciistici. In particolare si è tenuto conto delle osservazioni del Comitato tecnico scientifico del 15 gennaio scorso. Ora auspichiamo una rapida validazione da parte del Governo perché l’ultimo Dpcm prevede la riapertura degli impianti il prossimo 15 febbraio e occorre dare ai gestori il tempo necessario per organizzarsi a fronte di una stagione purtroppo già compromessa”

Gli impianti saranno comunque chiusi in zona rossa e potranno aprire al 50% della capienza in zona arancione con, come ormai stabilito da tempo, una riduzione al 50% della portata delle cabinovie e del 100%, con obbligo di mascherina, delle seggiovie, sempre che siano senza cupole o con le cupole alzate, altrimenti si rientra nel caso degli impianti chiusi. La differenza sostanziale rispetto al passato è l'introduzione di un numero massimo di skipass venuti in ogni ski area che tenga conto anche degli abbonamenti di più giorni.

“Ovviamente il testo ha un riferimento puntuale agli scenari introdotti nell’ultimo D.p.c.m., prevedendo la chiusura degli impianti delle Regioni in zona rossa e un’apertura contingentata al 50% per le Regioni rientranti in zona arancione. Per le seggiovie è possibile la portata massima al 100% della capienza del veicolo ma è obbligatorio l’uso della mascherina chirurgica. Tale portata è ridotta al 50% se le seggiovie sono utilizzate con la chiusura delle cupole paravento. Per le cabinovie è prevista una riduzione al 50% della capienza massima del veicolo e l’uso obbligatorio di mascherine chirurgiche. Analogo limite è previsto per le funivie sia per la fase di salita che di discesa, prevedendo sempre l’uso di mascherina chirurgica. Inoltre abbiamo aggiunto rispetto alla precedente proposta la previsione di un tetto massimo di skipass giornalieri vendibili, considerando anche gli abbonamenti settimanali e stagionali con l’obiettivo di limitare il numero massimo di presenze giornaliere sui campi da sci. Ulteriori puntualizzazioni riguardano le misure per evitare le aggregazioni di persone, per la gestione dei flussi nei comprensori sciistici di maggiori dimensioni che si estendono oltre i confini regionali, rispetto ai quali è previsto uno stretto coordinamento delle misure di prevenzione fra le Regioni confinanti”.

 

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di Redazione DoveSciare.it
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