La rivoluzione di BOA nello sci alpino

15 Febbraio 2024


Quante novità ci sono state nello sci alpino negli ultimi anni? La risposta è semplice: quasi nessuna. Certo, l’evoluzione è consistente e continua, sia nelle tecnologie che nelle tecniche costruttive di sci e scarponi, studio delle geometrie, ricerca nei materiali e nell’assemblaggio, introduzione di materiali riciclati, ottimizzazione dei processi per minimizzare le emissioni e approcciarsi all’economia circolare. Questi sono esempi di quello che il mercato dell’attrezzatura propone, ma per vedere una vera e propria novità sostanziale, il tempo dirà se si tratta di un game changer o meno, abbiamo aspettato anni, se non decenni. Perché da qualche lustro gli sci e gli scarponi, al netto della ormai datata “rivoluzione carving", sono - sostanzialmente - sempre uguali. Nell’inverno 2023/2024 è invece arrivato il BOA fit system che ha promesso una rivoluzione negli scarponi da sci e i risultati sono estremamente promettenti.

Cos’è il Boa Fit System

Semplice ed efficace. Il Boa Fit System non è che una cavo d’acciaio gestito da una rotella che viene utilizzato per la chiusura delle calzature. Da anni questo sistema si è consolidato in numerose applicazioni, dalle scarpe da trail running, a quelle da ciclismo fino agli scarponi da snowboard. ma per quanto riguarda lo sci, fino a quest’estate, lo si era utilizzato solo per il fitiing dei caschi e per i ben più leggeri scarponi da sci alpinismo, calzature dedicate più alla salita che alla discesa. Ora sono stati lanciati, in collaborazione con i brand Fischer, Salomon, Atomic e K2 i primi scarponi da sci con il sistema BOA fit system che va a sostituire i due ganci inferiori, quelli sul piede. I modelli Atomic Hawx Ultra XTD 130, Fischer RC4 MV (con anche la versione Pro) K2 Mindbender 130 Boa e Salomon S/Pro Supra Boa 130 (con anche la versione 120) sono già ora nei negozi ma per l’inverno 2024/2025 arriveranno anche modelli Tecnica e Nordica.

Il sistema è sempre lo stesso, certo il cavo è più spesso, viste le differenti forze in gioco, e, soprattutto, è ancora più impegnativa è l’ingegnerizzazione visto che deve essere - preferibilmente - integrato fin dai primi passi di progettazione. Il risultato è una scarpa da da sci innovativa che blocca il piede con precisione micrometrica garantendo un serraggio personalizzato e avvolgente, perfettamente regolabile per ottenere una calzata salda e al tempo stesso confortevole.

Come funziona

Per chiudere la parte anteriore dello scarpone basta ruotare in senso orario la ghiera fino al serraggio desiderato. Per allentare la chiusura basterà invece alzare la ghiera. Facile, intuitivo e con un grande vantaggio: mantenere una chiusura ideale senza slacciare gli scarponi a ogni risalita.

boa sci alpino

Parola di Benny Raich

Dietro questo progetto c’è l’ex sciatore austriaco Benjamin Raich. Al termine di una strepitosa carriera, impreziosita dalla vittoria nella Coppa del mondo di sci alpino 2006 e da due ori olimpici e 3 Mondiali, Benny si è dedicato allo sviluppo del sistema BOA per lo sci alpino insieme ad altri 22 sciatori che hanno provato il sistema, paragonandolo con quello tradizionale e raccogliendo milioni di dati che hanno permesso di ottimizzare lo sviluppo. Il processo è iniziato nel 2015 con i primi sistemi “custom” per poi arrivare al primo prodotto integrato attorno al 2020 per poi iniziare la fase di test con le quattro aziende che hanno partecipato allo sviluppo nell’inverno 2021/2022 e poi il lancio nel 2023.

“Utilizzavo BOA su altri tipi di calzature e mi sembrava un ottimo sistema - ha ci ha spiegato Benny Raich - Ho risposto quindi con entusiasmo la richiesta di aiutare l’azienda a sviluppare il sistema che sarebbe poi stato utilizzato nello sci alpino. Lo scarpone da sci deve garantire un fit perfetto che si traduce in una precisa trasmissione delle forze e quindi una perfetta connessione efficace con lo sci e con la neve. Siamo partiti da lontano, montando i primi rudimentali prototipi sui miei vecchi Atomic”.

boa

Qui sta un punto fondamentale dell’introduzione di BOA nello sci alpino. L’obiettivo non è quello di creare uno scarpone “comodo” ma uno scarpone preciso e performante, non per niente il processo è iniziato con un ex atleta ancora in piena efficienza fisica che ha dato riscontri professionali e alzato il livello degli standard.

“Siamo riuscito a trovare soluzioni soddisfacenti e alcuni atleti di Coppa del mondo che lo hanno provato ci hanno dato ottimi riscontri”.

E l’obiettivo ultimo è proprio quello di portare questo sistema anche nelle gare mentre allo studio c'è anche la possibilità di eliminare gli ultimi due ganci rimasti per avere così uno scarpone "full BOA".

raich

In pista

Abbiamo provato a lungo lo scarpone Fischer RC4 Pro MV e i risultati sono più che soddisfacenti. La calzata è immediata e l'avvolgimento uniforme e confortevole. L'utilizzo della rotella è "intuitivo" e in poche discese si trova facilmente il set up perfetto per sciare al meglio. Ci può volere qualche discesa per dimenticarsi dei due ganci anteriori e per fare l'abitudine con un tipo di calzata che offre sensazioni differenti dalla secca chiusura dei due ganci. "Prese le misure" la sensazione è quella di un feeling totale con la scarpa e di un perfetto "gioco di squadra" tra lo scarpone e lo sci. La trasmissione degli impulsi immediata: si riesce a condurre lo sci dosando le forze e premettendo un inerimento in curva armonico. Ottimale la sensibilità e la percezione del terreno e, infine, non è da sottovalutare il fatto che, trovato il giusto grado di serraggio, non vi preoccuperete più degli scarponi fino a fine giornata.

di Redazione DoveSciare.it
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