SCI SICURO- Il ministro Brambilla: "Servono un codice e pene certe"
22 Febbraio 2010
Lei stessa aveva parlato addirittura di carcere per chi provoca incidenti in montagna «Ho semplicemente ricordato - continua - una cosa che la legge italiana già prevede. In caso di responsabilità accertata nella morte di una persona, ad esempio in un incidente automobilistico, tra le pene c’è appunto il carcere. Come esiste il codice della strada noi vogliamo dar vita a un codice della neve. Che regolamenti le tante situazioni connesse alla frequentazione della montagna: dalle piste da sci, con i problemi che portano i nuovi sport come lo snow board, alle escursioni».
L'obiettivo è quindi quello di fornire un quadro certo di responsabilità e di pene. Il ddl approvato prevede: «Il riordino delle professioni legate al turismo montano (dal maestro di sci alla guida alpina, dalla guida speleologica alla guida equestre) con l’obiettivo di aumentare le garanzie per gli operatori e la sicurezza dei turisti. Il testo prevede nuove figure professionali del turismo montano e la fissazione dei requisiti minimi per l’esercizio delle professioni, mentre è rimessa alla competenza regionale la formazione delle figure professionali individuate con la legge dello Stato. E proprio con le Regioni andiamo ora a completarlo».
di Andrea Greco
22 Febbraio 2010