Lanzette, slittino e fiaccolata per il carnevale di Pila

02 Marzo 2006

In maschera, in maschera! E’ il grido che il 2 marzo echeggerà nella conca di Pila. A lanciarlo saranno le lanzette, le maschere multicolori della Comba Freida, una vallata laterale della Val d’Aosta, accompagnate dalla musica delle fisarmoniche. Queste stranissime figure con i loro campanacci legati alla vita e i loro bizzarri cappelli ornati da strisce di stoffa dai mille colori, porteranno l’allegria del carnevale sulle piste del comprensorio valdostano. Verso le 17.00 sulla pista Baby Gorraz, tenuta aperta e illuminata per l’occasione, tutti i presenti si potranno cimentare gratuitamente con gli slittini assieme agli atleti e ai tecnici FISI-ASIVA della Nazionale di questa specialità. Lo slittino è da sempre legato all’infanzia, ma negli ultimi anni sta conoscendo una nuova fortuna. A Pila ci sarà l’occasione di imparare direttamente dai professionisti i segreti della velocità e della sicurezza. Infine chi si presenterà alle 18.30 in maschera e con gli sci alla stazione della funivia Gorraz-Grand Grimod a Pila, potrà salire gratuitamente e partecipare al tradizionale corteo carnevalesco con fiaccolata finale. Nel corso della grande bagarre, che coinvolgerà tutta la stazione sciistica, la Pro-loco offrirà meneveglie (dolcetti del carnevale valdostano, simili alle chiacchiere) e bevande calde. Sulle piste di Pila vi ritroverete sicuramente in buona compagnia e la festa sarà coinvolgente. Dettagli sulla ricettività alberghiera e sulle iniziative per il carnevale si potranno ottenere anche chiamando il consorzio turistico L’espace de Pila al numero 0165 521055 oppure per e-mail [email protected]. Chi sono le Lanzette Sono maschere tipicamente valdostane che indossano abiti adorni di coccarde, fiori e specchi, ispirati alle divise dei soldati napoleonici. Portano cappelli ornati di nastri multicolori e per scacciare gli spiriti maligni o il gelo dell’inverno tengono legati alla cintola campanacci simili a quelli portati dalle mucche, secondo una consuetudine diffusa su tutto l’arco alpino. Al centro del gruppo di maschere, che forma un piccolo corteo, si muove l' Arlecchino, il cerimoniere della festa, nel suo ricco costume ornato di cascate di nastri multicolori. Il gruppo è sempre accompagnato dai suonatori e tradizionalmente visita le famiglie dei villaggi danzando davanti alle case. La gente attende il passaggio delle maschere e si sottopone di buon grado ai loro scherzi. Il fine delle maschere è di farsi invitare dentro le case dove vengono loro offerti salumi e dolci. Al suono del corno, il corteo riparte, sostando di casa in casa fino alle abitazioni più lontane o… fino che il grado alcolico lo consente.

di Andrea Greco
02 Marzo 2006

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