Malga Ciapela, sarà costruito un mega albergo ai piedi della Marmolada. Scoppia la polemica

Un nuovo resort di lusso sarà costruito ai piedi della Marmolada, nella zona dove ora sorge il parcheggio della funivia. Il Grand Hotel Marmolada wellness avrà  chalet dotati di tutti i comfort, con ristoranti, negozi, centro benessere, piscine coperte... uno "scempio ambientale" come lo hanno definito quelli di Mountain Wilderness. In realtà c'è anche chi, come il sindaco di Rocca Pietore, e albergatore di Malga Ciapela, Maurizio del Cassan, lo considera piuttosto un'opportunità di crescita per la località turistica, "Gli chalet saranno fatti bene, sembreranno i fienili di una volta" e tra l'altro "Gli hotel, e anche le seconde case, continuano a pagare l'Ici. Così avremo i soldi per il bilancio comunale". Contrario all'opera è invece Walter de Cassan, presidente della Federalberghi di Belluno: "Il Grand Hotel di Malga Ciapela è una follia. Nel bellunese i letti degli alberghi sono occupati solo per il 40%. Il problema è fare conoscere le nostre Dolomiti, altro che costruire nuovi hotel portando tonnellate di cemento sulla Marmolada". Negli anni passati la Marmolada è stato oggetto di diversi scempi: dai rifiuti trovati nell'opera di pulizia sul ghiacciaio (per cui la società che gestisce le funivie è stata multata di 100.000 euro), alla strada costruita nel ghiaccio per i lavori di rifacimento delle funivie. La questione sembra l'ennesimo capitolo del dualismo che corre tra lo sviluppo del turismo montano, che ha portato lavoro e denaro in valli che altrimenti oggi sarebbero spopolate, e l'urbanizzazione selvaggia di determinate vallate alpine. Un compromesso, di cui ci sono molti esempi virtuosi, è spesso difficile da trovare.

di Andrea Greco
09 Gennaio 2009