OLIMPIADI 2026 - 7 paesi interessati, per l'Italia Milano-Torino e Cortina
03 Aprile 2018
Sono stati resi noti i 7 pre candidati ad ospitare le Olimpiadi invernali del 2026 e tra queste ci sono due ipotesi italiane, Milano-Torino e Cortina.
Il Cio (Comitato Internazionale Olimpico) ha infatti reso le manifestazioni di interesse per organizzare i Giochi che verosimilmente dopo Sochi, Pyeongchang e Pechino (Russia, Corea e Cina), verosimilmente torneranno in occidente.
Le nazioni interessate sono l'Austria con Graz, il Canada con Calgary, l'Italia con la strana coppia Milano/Torino e Cortina d’Ampezzo come capofila delle Dolomiti, il Giappone con Sapporo, la Svezia con Stoccolma, la Svizzera con Sion e la Turchia con Erzurum.
“Accolgo con grande favore i Comitati e le città interessate ad ospitare i Giochi invernali - ha commentato il presidente del Cio, Thomas Bach - Il Cio ha voltato pagina per quanto riguarda le candidature. Il nostro obiettivo non è solo avere un numero record di candidate, ma selezionare la città migliore per ospitare le migliori Olimpiadi con i migliori atleti del mondo”.
Per ora si tratta di una manifestazione di interesse, ora si entra nella cosiddetta fase di dialogo, ovvero tra i Comitati olimpici, le città e il Cio si discute per capire le migliori soluzioni possibili.
L'Italia avrà quindi la possibilità di elaborare una candidatura di Cortina d'Ampezzo, che farà esperienza con i Mondiali di sci del 2021, e che sommerà l'esperienza e le strutture di varie valli dolomitiche trentine e altoatesine, per esempio quelle del biathlon di Anterselva e quelle dello sci nordico della Val di Fiemme.
L'ipotesi Milano - Torino lascia un po' più perplessi anche se di certo potrebbe smuovere la potenza economica di due metropoli del nord e parte degli impianti piemontesi che hanno già ospitato le Olimpiadi del 2006.
Questa tornata di candidature potrà usufruire dell'agenda 2020, che dovrebbe garantisce costi ridotti e una maggiore flessibilità. I Giochi Olimpici invernali del 2026 saranno assegnati a Milano nella Sessione del Cio di settembre 2019.
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