SAN DOMENICO - Una petizione per l'ampliamento del comprensorio

07 Marzo 2019


Nello sci le dimensioni contano. Le esigenze dello sciatore moderno sono quelle di un grande comprensorio dove cambiare sempre piste e ammirare scenari sempre nuovi. I numeri parlano molto chiaro, chi riesce a raggiungere una certa dimensione e un buon livello di offerta diventa sempre più attrattivo e conquista clienti e macina utili, vedi le località intorno al Sellaronda o Plan de Corones solo per citarne alcuni. Chi invece è rimasto ad una dimensione medio-piccola fa fatica a coprire i costi, mettendo in dubbio ogni anno la riapertura come sta accadendo a diverse realtà della bergamasca. A Schilpario il mancato sviluppo a monte ha determinato la chiusura dell'impianto principale e addirittura la vendita della seggiovia a Bardonecchia.

Guardiamo qualche numero di altre esperienze recenti. Nel 2014 è stato aperto il collegamento tra Monte Elmo e Croda Rossa con un investimento di 40 milioni di euro. Da allora il fatturato è cresciuto del 72% (dati ANEF) e l’esperienza è stata talmente positiva che si stanno già progettando due ulteriori collegamenti, uno verso Padola e l’altro verso Sillian in Austria. Non lontano, il collegamento tra Maranza e Valles ha aumentato il fatturato di oltre il 30% nei due anni successivi mentre Francesco Bosco (allora presidente del consorzio Adamello Ski) ricorda come il fatturato sia passato da 8 a 15 milioni di euro dopo il collegamento Ponte di Legno - Tonale.

A San Domenico, in una zona dove il turismo è ancora da valorizzare, sono stati messi sul piatto quasi 170 milioni di euro di cui 130 dai privati per migliorare l'offerta turistica investendo principalmente nell'ampliamento dell'area sciabile e mettendo le basi per il collegamento con Devero. Fanno parte dell’accordo i Comuni di Varzo, Trasquera, Baceno e Crodo, oltre alla provincia. 

A favore di tale progetto è partita una petizione sottoscrivibile qui per far sentire la voce di chi è favorevole.

Nonostante l'impegno di pubblico e privato, ci sono ancora molti ostacoli. I lavori per la telecabina che sale dal paese che sostituirebbe le due vecchie biposto sono fermi. L'impianto sarebbe già approvato e finanziato ma un contenzioso sui terreni che sembra molto una ripicca privata con tanto di ricorso al tar ne blocca la realizzazione.

Inoltre la regione Piemonte ha bocciato l'impianto di collegamento tra Devero e San Domenico perchè scollina un crinale.

di Andrea Greco
07 Marzo 2019

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