TERMINILLO - Polemiche per il progetto TSM2 e il collegamento con Campo Stella
25 Aprile 2020
© Fotografia - Terminilluccio
In questi giorni la regione Lazio dovrà esprimere un parere sul progetto TSM2, ovvero l’ultima versione, aggiornata e a impatto ridotto del progetto di rilancio del Terminillo e di collegamento con Leonessa - Campo Stella.
La delibera di un finanziamento da 20 milioni di euro è del 2008, in questi 12 anni solo progetti andati a vuoto, contestazioni, perdite di tempo. Intanto la montagna retina sta soffrendo, anche al di là del Coronavirus visto che in pratica quest’inverno non si è sciato. Problemi climatici e mancanza di neve certo, ma anche di strutture per innevare e organizzazione.
Qualcosa potrebbe cambiare con il progetto Terminillo Stazione Montana, opportunamente rivisto (dopo due bocciature) per minimizzare l’impatto ambientale e che porterebbe a quello che storicamente si è rivelato una panacea quasi in ogni caso per le stazioni sciistiche: i collegamenti.
L’obiettivo è quello di dare al bacino di appassionati di sci e montagna di Roma un’alternativa all’Abruzzo, Ovindoli e Campo Felice in primis, facilitati e in cima alle preferenze dei romani oggi grazie al collegamento autostradale e a un’offerta sciistica al momento imparagonabile. Il primo progetto è stato ampiamente ridimensionato fino ad arrivare al TSM2, meno impattante e che coinvolge al massimo - quantomeno nelle intenzioni - tutti i soggetti dell’area ovvero Rieti, Leonessa, Micigliano, Cantalice, Cittareale.
“Il TSM2 non è un Ecosistema, ma ormai, è l’ultima chance che hanno questi territori dovuta alla crisi economica che negli ultimi anni stanno attraversando. È giusto anche, per completezza d’informazione, conoscere un po’ di storia della nostra Montagna - ha spiegato il presidente della provincia di rieti Maurizio Ramacogi - Dalla fine degli anni 60 ad oggi sono stati ipotizzati e presentati molteplici progetti di sviluppo inerenti all’ampliamento del bacino sciistico del comprensorio del Terminillo sia da Enti pubblici che da Privati. Ahimè tutti i progetti e gli sforzi economici finirono in un nulla di fatto. Motivo? Sempre la stessa risposta non approvato per un eccessivo impatto ambientale”.
Anche oggi le associazioni ambientaliste sono probabilmente il maggior ostacolo alla realizzazione del progetto:
“Il TSM2 non è un progetto di sviluppo, è un progetto sbagliato. Per lo sviluppo del Terminillo si può fare molto di meglio. Le reazioni scomposte a seguito della interrogazione al Presidente del Consiglio Regionale della Consigliera Blasi confermano una linea di comportamento purtroppo consolidata dei soggetti che sostengono acriticamente il progetto TSM2 - si legge in una nota diffusa da varie associazioni tra cui CAI Rieti, WWF, Mountain Wilderness…- le associazioni ribadiscono in tal senso la necessità di una visione diversa del futuro del Terminillo, nella consapevolezza di poter contribuire positivamente con una ricchezza di idee e proposte cui finora non è stata accordata alcuna attenzione”.
In attesa del pronunciamento della Regione Lazio è stata attivata anche una petizione per chi volesse sostenere il progetto.
La storia del Terminillo
Località storica e tra prime in Italia a consentire la pratica degli sport invernali, il Terminillo rappresenta, nel bene e nel male, un pezzo significativo dello sviluppo della montagna e degli sport ad essa associati nel nostro paese. Nel 1903 lo Sci Club Roma realizzò il primo rifugio, intitolato a re Umberto I mentre lo Sci CLub Rieti, nel 1927, a Pian de' Valli costruisce la capanna Trebbiani. Mussolini fece costruire la strada e diede impulso alla località turistica contribuente a creare quella che sarebbe diventata la “Montagna di Roma”, frequentata dall’aristocrazia prima e dalla nuova borghesia nel dopoguerra. Negli anni 60 e 70 lo sviluppo fu notevole con l’organizzazione di un’ampia ski area e la realizzazione di molti edifici abitativi, alberghi e strutture varie. Più recente il declino lento e inesorabile con il mancato rinnovo di vari impianti che via via scadevano e una perdita di appeal sempre più concreta in favore delle più sviluppate ski area abruzzesi.
di Redazione DoveSciare.it
25 Aprile 2020