Il CAI: “Le montagne hanno bisogno di noi”, 4 punti su cui fare chiarezza

02 Maggio 2020


Vincenzo Torti, presidente del CAI ha inviato nelle scorse ore una lettera al presidente Giuseppe Conte in cui si chiedono chiarimenti urgenti per una corretta comprensione e applicazione del decreto dello scorso 26 aprile e che inaugurerà la “ Fase 2” di cui si parla da giorni.

“Sin dalla adozione dei primi ed urgenti provvedimenti per fronteggiare la pandemia, il Cai e tutti i suoi Soci si sono astenuti doverosamente da qualsiasi attività in montagna, appellandosi a un senso di responsabilità personale e sociale con il motto 'Le Montagne sanno aspettare', Vogliamo tornare a prenderci cura dei rifugi e dei sentieri di montagna, perché ora 'Le Montagne hanno bisogno di noi', così come noi loro”.

Così, per evitare interpretazioni errate e non omogenee sul territorio, il CAI ha chiesto i seguenti chiarimenti:

  • Andare in montagna: attività ludico/ricreativa o sportivo/motoria?

"non è consentito svolgere attività ludica o ricreativa all'aperto", ma individualmente si può praticare "attività sportiva o attività motoria”, il CAI chiede quindi “se alpinismo ed escursionismo siano da considerare attività ludico/ricreative o sportivo/motorie e, in questo secondo caso, se i connessi trasferimenti in ambito regionale possano ritenersi, a tal fine, consentiti”.

  • I rifugi

I rifugi alpini sono di fatto presidi culturali oltre che strutture di accoglienza e di ristorazione quindi si chiede se “possano annoverarsi tra le attività cui è consentita la ristorazione con asporto, fermo il divieto di consumare i prodotti all'interno o di sostare nelle vicinanze, e se, in un'ottica di riapertura, possono essere raggiunti dal gestore/custode o dal delegato sezionale per effettuare i lavori di manutenzione”.

  • La manutenzione dei sentieri

Mantenere le migliaia di sentieri in montagna oltre a rispondere ad esigenze di sicurezza serve anche da prevenzione per quanto riguarda il rischio idrogeologico e vede impegnati ogni anno migliaia di soci CAI. Si tratta di attività che sarà sarà consentita?”

  • Gli spostamenti

Prima vigeva il divieto di spostarsi al di fuori del proprio comune ora di "spostarsi in una regione diversa”: “si chiede ciò possa avvenire nell'ambito dell'intero territorio regionale, così superandosi il limite comunale rimosso; in tale caso, si chiede, altresì, se il generico accesso a parchi, ville e giardini, fermi distanziamenti e divieti di assembramento, sia riferibile all'intero territorio regionale o se sussistano limiti più contenuti dei quali, però, non vi è indicazione nel DPCM”.

di Redazione DoveSciare.it
02 Maggio 2020

Commenti sull'articolo