Roda: Dpcm contro lo sci, non c'è rispetto, non capiscono la montagna
04 Dicembre 2020
© Fotografia - Flavio Roda
Il Dpcm in vigore dal 4 dicembre impedirà l'apertura delle stazioni sciistiche fino al 7 gennaio. Per il presidente della Fisi, Flavio Roda: “Il Dpcm è contro lo sci e la montagna. Il Governo manca di capacità di ascolto”.
Un grave danno per il mondo dello sci e del turismo invernale che, secondo il numero uno della Federsci, nasce soprattutto dal mancato confronto.
“Le misure del nuovo Dpcm non tengono in nessun conto il mondo della montagna e degli sport invernali - ha spiegato Roda -. Non c’è confronto, manca la conoscenza di base del mondo della montagna, che ha nel suo dna il rispetto delle regole. Sembra che tutto il contagio possa venire dal mondo dello sci, che è chiuso senza un vero motivo”.
"Penso che le autorità dovrebbero avere più rispetto del mondo della montagna e di quello che significa per l’Italia. Questo Dpcm dimostra solo ignoranza sulla materia”.
La sensazione è che a Roma abbiano sempre guardato allo sci come uno svago superfluo e non come un'attività sportiva oltre che un traino per un intero settore economico.
“Noi facciamo attività sportiva, seguendo protocolli molto rigidi e nel rispetto delle regole. Il nostro è l’unico sport che richiede il massimo rispetto delle normative in tutta Europa. E che rappresenta il traino per il turismo invernale che genera un indotto enorme. Ma non c’è rispetto. Non veniamo nemmeno presi in considerazione. Chi ama lo sci e lo vorrebbe praticare deve restare a casa, gli impiantisti devono tenere chiuso, gli atleti di alto livello devono fare miracoli per riuscire ad allenarsi. Per loro è un lavoro, ma non sembra sia considerato”.
di Redazione DoveSciare.it
04 Dicembre 2020