ARABBA - Lezuo: "Perdite da 15 milioni, oltre ai ristori servono indennizzi"
16 Febbraio 2021
© Fotografia - Michela Lezuo
Il giorno dopo, la mancata apertura è difficile da digerire per le ski area. L'inverno non è iniziato nemmeno il 15 febbraio e i conti, già in rosso, sono ora drammatici. Arabba, ski area veneta sul circuito del Sellaronda stima perdite per 15 milioni di euro. Un dramma per un'intera comunità che dipende quasi esclusivamente dal turismo.
"Solo nel nostro piccolo comune abbiamo quasi 900 persone che lavorano in modo stagionale per la filiera dello sci – spiega Michela Lezuo, presidente dell'Associazione Turistica Arabba - e gran parte di queste provengono da fuori regione: è un esercito silenzioso di lavoratori che contribuiscono a creare l’immagine positiva della nostra terra agli occhi del mondo. In base alle presenze nel 2019 abbiamo registrato nei mesi invernali il 60% dell’intero flusso annuale e poiché il valore della occupazione invernale è di gran lunga superiore (grazie alle settimane bianche) a quella estiva (dove si predilige il weekend lungo) possiamo stimare che il 70% del fatturato annuale si produce nella stagione dello sci. Quindi possiamo concludere che da inizio dicembre a fine febbraio la nostra valle ha perso circa 15 milioni di euro".
Arabba è il centro principale della valle di Fodom, conta 1300 abitanti pari a 563 nuclei familiari. In inverno il comparto impiantistico assume 250 addetti a contratto e quello ricettivo, commerciale e dei servizi turistici supera abbondantemente le 630 unità.
"Ci avrebbe fatto meno male sapere dall’inizio della stagione che non avremmo aperto per tutto l’inverno con un chiaro arrivederci all’estate - continua Lezuo – perché abbiamo subito oltre un danno economico anche la beffa di una mancata apertura che avrebbe in parte attenuato le perdite di questo malcelato lockdown".
In più, in vista dell'apertura del 15 febbraio che non c'è mai stati, impiantisti e operatori hanno speso dei soldi, ovviamente per nulla.
"I nostri operatori ci hanno creduto con grande entusiasmo, investendo decine di migliaia di euro per la ripartenza e per dare il volume di cosa significhi per un hotel di medie dimensioni riaccendere i motori, è bene ricordare che l’albergatore sostiene spese d'avviamento che variano tra gli 8 e 10 mila euro. Qui non si tratta più di avere ristori, si devono aggiungere anche gli indennizzi!".
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di Redazione DoveSciare.it
16 Febbraio 2021