600 milioni al Comparto Neve. Federfuni "Una notizia importantissima"

03 Marzo 2021

© Fotografia - Abetone


Secondo quanto riportato nella prima bozza del decreto “Sostegno” al Comparto Neve arriveranno 600 milioni "ulteriori" per sostenere un settore che è stato tra i più danneggiati dalle chiusure forzate stabilite per cercare di contrastare la diffusione del Covid-19.

"Una notizia importantissima che giunge a pochi giorni dall’entrata in vigore del nuovo DPCM che all’Art. 19 prevede la definitiva chiusura della mai iniziata stagione invernale 2020/21  - spiega Federfuni in una nota frimata dal presidente Andrea Formento - Vogliamo esprimere apprezzamento verso il Governo tutto, ed i Ministri Garavaglia, Gelmini e Franco nello specifico".

L'associazione di categoria, che rappresenta circa il 30% degli impiantisti italiani tra cui le stazioni appenniniche e alcune del nord in Lombardia, alcune ski area della begramasca e Bormio e altre in Veneto, tra cui Asiago, sottolinea tuttavia che per evitare la morte di molte aziende del settore e di tanti lavoratori che staranno di fatti fermi quasi due anni (da marzo 2020, data del primo lockdown a dicembre 2021) è necessaria anche la tempestività. 

"Federfuni si rivolge al Presidente del Consiglio Dott. Draghi, ai 
ministri interessati al nostro settore e ai gruppi parlamentari che in 
questi giorni hanno ascoltato le nostre relazioni e le conseguenti richieste dimostrando grande attenzione e sensibilità affinché sia dia corso a quanto previsto nella bozza indicativa del Decreto “Sostegno” con tempi rapidi, con provvedimenti esecutivi equi e congrui che abbiano una ricaduta positiva sul settore evitando la naturale conseguenza di una catena infinita di chiusure di aziende e la relativa crisi sociale in questi territori, con l’immediato fenomeno dello spopolamento con tutte le disastrose ricadute anche ambientali e di dissesto idrogeologico che esso comporterebbe".

Tra gli argomenti messi sul tavolo in queste settimane di incontri con esponenti delle istituzioni c'è stata anche la proroga delle revisioni degli impianti, una voce di costo particolarmente onerosa per le stazioni sciistiche. Per ora su questo aspetto si registra un nulla di fatto "ma è certo che anche su questo argomento le nostre richieste saranno nuovamente ribadite anche in funzione di una semplificazione delle procedure burocratiche", conclude Formento. 



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di Redazione DoveSciare.it
03 Marzo 2021

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