Decreto sostegni, 700 milioni alla montagna

20 Marzo 2021

© Fotografia - Icaro Pigolotti - Passo del Tonale


Il Decreto Sostegni approvato ieri dal Governo fa salire a 700 milioni (erano 600 nelle prime ipotesi) i contributi per la montagna.

Nell'ambito del settore turistico, uno dei più colpiti dalle restrizioni per contener la diffusione del Coronavirus, un sistema letteralmente al collasso, come lo ha definito Federturismo, la montagna è senza dubbio la più colpita, in particolare per lo stop allo sci alpino con gli impianti che non sono mai stati aperti quest'inverno, che sono fermi da marzo 2020 e che sostanzialmente rimarranno chiusi fino al prossimo dicembre: 20 lunghissimi mesi che hanno letteralmente messo in ginocchio un settore.

Lo stesso concetto è stato espresso dal premier, Mario Draghi che ha spiegato come "il turismo è stato il settore più colpito ma è un settore dove vale la pena continuare a investire e che vale la pena continuare a sostenere. Il turismo tornerà con la fine della pandemia a essere un'industria prospera e in grado di occupare molte persone".

Alla montagna dovrebbero andare 700 milioni dei 2 miliardi destinati al turismo.

"Siamo in attesa del testo definitivo, ma le prime informazioni dicono che al settore sia destinato il 70% dei 700 milioni del fondo montagna - ha spiegato Valeria Ghezzi, presidente di Anef - Il Governo ha dimostrato un’importante attenzione al nostro settore, uno dei più drammaticamente danneggiati dalle chiusure necessarie per contrastare la pandemia. La cifra in sé appare significativa e non gravata dal limite dei 150.000€. Si tratta di un primo passo importante nella direzione di permettere agli impianti sciistici di superare questo periodo straordinariamente difficile, arrivando preparati al dicembre 2021".

Parole di soddisfazione arrivano anche dai Maestri di sci perché sono stati "finalmente riconosciuti" in uno specifico comma dell’art. 2, dove i Maestri e le Scuole di sci figurano quali attori primari e sostanziali del comparto turistico montano.

"Quanto previsto nel decreto è un ottimo risultato, certo è che deve essere adeguatamente sostenuto con le giuste risorse all’interno della dotazione dei 210 milioni come previsto nell’art. 2 - spiegano Amsi e Col.naz, l'associazione e il Collegio dei maestri di sci - Per questo chiediamo da subito ai Ministeri coinvolti nella ripartizione del fondo, di essere coinvolti così da ribadire, spiegare e sostenere la nostra proposta, già inviata al Governo Draghi nella quale evidenziamo che ai Maestri di sci è stato impedito di lavorare per un anno intero e non lo potranno fare di regola, fino al prossimo dicembre. Per queste ragioni, non solo la ripartizione del fondo dovrà adeguatamente considerare questi due anni di interruzione ma dovrà essere congrua, omogenea, progressiva e unitaria nel metodo e su tutto il territorio nazionale".

Per quanto riguarda i 700 milioni del Fondo Montagna, saranno le Regioni e le province autonome di Trento e Bolzano a destinarli attraverso i comuni alle imprese e ai soggetti interessati attraverso un decreto che dovrà essere approvato entro un mese e che determinerà il riparto dei ristori.

 

di Redazione DoveSciare.it
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