Riaprono gli impianti, perché possiamo sperare che non chiudano più
18 Maggio 2021
© Fotografia - Bardonecchia
Il nuovo Decreto Draghi ha ammesso la riapertura degli impianti di risalita a partire dal 22 maggio. Finalmente una buona notizia per il mondo della montagna che può così organizzare l'estate in tranquillità e per le poche località dove si pratica lo sci estivo che potranno aprire (lo Stelvio il 29 maggio e Cervinia il 12 giugno).
Ma quello che interessa il mondo dello sci è chiaramente che gli impianti non richiudano più, insomma che non ci sia più un inverno come quello passato che ha messo letteralmente in ginocchio un intero settore determinante per il turismo e il Pil nazionale. Un settore che non si limita agli impiantisti ma che comprende maestri di sci, noleggi, rifugi, alberghi...
La differenza dall'anno scorso quando, sempre a maggio, si tornava a respirare un po' di libertà - per poi trascorrere un'estate tutto sommato normale - è che ora ci sono i vaccini che dovrebbero portare, se non alla definitiva sconfitta del Covid-19, a una convivenza con esso tornando a una vita sostanzialmente normale, seppur con qualche regola da rispettare.
La campagna vaccinale infatti, dopo un lungo rodaggio e scarsi approvvigionamenti, procede ora a un ritmo sostenuto. Gli obiettivi del Governo erano quello di arrivare a una immunizzazione della popolazione entro agosto. Al ritmo attuale di somministrazione dei vari vaccini (circa 500.000 inoculazioni giornaliere, 479.648 in media nell'ultima settimana) l'obiettivo dovrebbe essere raggiunto entro l'11 settembre, una data che sarebbe sufficiente per pianificare la stagione sciistica.
Per quanto riguarda le regole da rispettare, sono quelle a cui ci siamo abituati già la scorsa estate e verosimilmente continueranno anche il prossimo inverno, ovvero skipass preferibilmente online, utilizzo della mascherina e distanziamento. Il numero dei biglietti vendibili avrà un tetto massimo calcolato secondo le dimensioni della località, in particolare negli impianti chiusi bisognerà contingentare gli accessi. Quest'ultimo punto, ovvero la limitazione agli accessi di cabinovie e funivie, potrà essere un ostacolo per la riuscita del prossimo inverno. Infatti, se in estate la portata degli impianti di risalita è sostanzialmente sovradimensionata, in inverno il discorso cambia decisamente. Ma questo è un discorso che si potrà affrontare più avanti.
Un ulteriore aiuto sulla strada della normalizzazione e di una maggiore libertà di movimento potrà arrivare dal Green Pass, di cui si sta discutendo a livello Europeo e che dovrebbe essere implementato a metà giugno. Con questo "passaporto vaccinale" si potrà certificare di avere concluso il ciclo di vaccinazioni, di essere guariti dal Covid o di avere effettuato un tampone (negativo) nelle ultime 48 ore. Anche questo potrebbe aiutare in vista della prossima stagione sciistica.
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di Francesco Lovati
18 Maggio 2021