SCI e COVID - Impianti aperti in zona rossa, assicurazione e alcool, che inverno sarà?

19 Novembre 2021

© Fotografia - Enrico Romanzi - Bec Carrè a Valtournenche


L'inizio della stagione si avvicina e con essa quella della ripartenza dello sci. L'apertura degli impianti non dovrebbe essere in discussione, anche se i contagi sono in aumento, in particolare proprio in alcune regioni alpine.

Come al solito a pochi giorni dal via mancano ancora tutti i "puntini sulle i" da parte delle istituzioni governative, a partire dal protocollo per l'apertura degli impianti fino alla nuova legislazione che dovrebbe entrare in vigore il prossimo 1 gennaio. O, meglio, che entrerà in vigore il prossimo primo gennaio a meno di rinvii.

Gli impianti, si scierà in zona rossa?

La risposta sembra essere affermativa, almeno secondo quanto proposto da Anef, l'associazione degli impiantisti, che già nei mesi scorsi si era incontrata con gli altri attori istituzionali del mondo della neve. La proposta, che deve ancora però ricevere l'ok dal Governo, prevede che si possa sciare anche in zona rossa. Secondo quanto riporta il Sole 24 ore il Cts avrebbe già dato il suo "ok". Un fatto questo che dovrebbe far star tranquilli esercenti e appassionati che sono reduci da un'intera stagione con gli impianti forzatamente chiusi a cui si aggiunge anche un quarto della stagione 2019/2020, a partire da quel marzo 2020, quando scoppiò la pandemia di Covid 19.

La proposta, che tuttavia deve ancora essere approvata dal Governo, prevede che si possa sciare in ogni caso con differenti limitazioni. In zona bianca e gialla con limitazione all'80% degli impianti chiusi e al 100% di quelli aperti. In zona arancio con la stessa proporzione ma con un numero limitato di accessi alle ski area. Lo stesso capiterà in zona rossa: limitazione degli accessi globali, 50% di capienza negli impianti chiusi e 100% in quelli aperti. In tutti i casi sugli impianti, aperti e chiusi, si è tenuti a indossare la mascherina.

Assicurazione e sci in stato di ebrezza

La nuova legislazione prevede anche l'assicurazione obbligatoria, un fatto che da un certo punto di vista penalizza lo sci rispetto ad altri sport in cui non è necessaria e che sono potenzialmente anche più pericolosi, per esempio la mountain bike. Detto questo, fare un'assicurazione contro gli infortuni, valida tutto l'anno e non solo per lo sci, può essere comunque una buona idea per uno sciatore.

Infine l'alcool in pista. Come vi avevamo spiegato qui la legge è vaga. Va capito se si intende formalizzare ciò che già il buon senso detta, ovvero che non si scia se si è ubriachi o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti, o se si vuole eliminare totalmente l'alcol dalle piste da sci. Nel secondo caso sarebbe una follia e un autogol competitivo rispetto agli altri paesi alpini. Per questo, come per ancora tanti altri aspetti, si aspettano chiarimenti dalle istituzioni. 

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di Redazione DoveSciare.it
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