WENGEN - Kriechmayr domina il Lauberhorn, Paris sul podio
15 Gennaio 2022
© Fotografia - Fisi Pentaphoto - Dominik Paris
Vincent Kriechmayr mette in fila Feuz e Paris e vince la discesa del Lauberhorn di Wengen. Oggi si è corso sul tracciato originale con la partenza a quota 2315 metri e 2 minuti 26 secondi e 9 centesimi di emozioni (se vi chiamate Kriechmayr) per la discesa libera più lunga del circuito di Coppa del mondo. L’austriaco che, lo ricordiamo, ha corso solo grazie a una deroga al regolamento non avendo partecipato alle due prove, ha fatto la differenza nei tanti passaggi tecnici del Lauberhorn battendo Feuz per 34 centesimi.
Al terzo posto (+0.44) ecco invece Dominik Paris che torna sul podio. L’azzurro inverte, in pratica, la gara di ieri: fa bene negli ampi curvoni nella parte finale del Lauberhorn ma sbaglia l'attacco della Minschkante e Hundschopf. In definitiva una prestazione non del tutto positiva ma in crescendo e con un’ottima posizione finale che gli permette di riconquistare il pettorale rosso di leader della specialità con 316 punti, davanti a Kilde e Feuz a 305.
“Oggi ho messo tutto quello che avevo in pista – ha spiegato Dominik a fine gara -, ho visto Feuz in tv e non aveva sciato così bene e ho pensato di poterlo battere. Poi però, all’Hundschopf ho sbagliato e ho lasciato troppo tempo. Poi sotto sono riuscito a sciare come mi ero prefissato di fare e il risultato si è visto. Sono contentissimo di questo risultato perché a Wengen faccio sempre un po’ fatica a far bene, e per questo motivo è ancora più bello salire sul podio qui”
A soli 2 centesimi da Paris c’è Marco Odermatt, anche oggi eccellente sul tecnico ma con qualche sbavatura che non gli ha permesso di puntare al risultato grosso, seguono Mayer, Cater, Side, Rogentin, Striedinger e Franz che chiude la top 10. Gli altri azzurri: discreto anche oggi Christof Innerhofer, 12 esimo, mentre sono lontani Matteo Marsaglia, Mattia Casse ed Emanuele Buzzi.
Quella di oggi è stata l’ultima gara dell’elvetico Carlo Janka che ha scelto il Lauberhorn e la classicissima “di casa” per appendere gli sci al chiodo. Il 35 enne chiude un’ottima carriera in cui è riuscito a vincere un oro olimpico, un oro e un bronzo ai mondiali e a centrare 11 primi posti in Coppa del mondo nonostante si stato condizionato in varie occasione da problemi fisici.
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di Redazione DoveSciare.it
15 Gennaio 2022