Caro energia, l'allarme di ANEF: stagione invernale a rischio

30 Agosto 2022


Non c'è tempo da perdere e non c'è tempo per aspettare il nuovo Governo. ANEF (Associazione Nazionale Esercenti Funiviari) lancia l'allarme: "Il caro energia rischia di far saltare il banco della prossima stagione sciistica".

Tutto il sistema produttivo è in allarme per i costi energetici arrivati a livelli impensabili e questa preoccupazione coinvolge anche i gestori delle località sciistiche visto che tutti gli impianti di risalita sono ad azionamento elettrico, così come sono "energivori" anche i sistemi di innevamento, nel caso mancasse anche quest'inverno la neve naturale.

“Il costo dell’energia è aumentato anche di 6 volte rispetto ad agosto 2021 - commenta Valeria Ghezzi, presidente di ANEF - A questo punto, l’energia che serve per alimentare gli impianti di risalita e i sistemi di innevamento programmato, quando servono, a cui si aggiunge il gasolio utilizzato dai mezzi battipista, rischia di diventare un costo insostenibile. Un costo che andrebbe a minare le sorti di tutta la filiera che vive dell’industria della neve e comprende hotel, ristoranti, trasporti, scuole di sci. La preoccupazione va soprattutto alle tante piccole imprese che operano nel settore e che rischiano di chiudere”.

Già da qualche giorno si parla di skipass in aumento del 5, 10%, ma non tutti i maggiori costi possono chiaramente essere girati sui turisti, a loro volte alle prese con un aumento generalizzato del costo della vita. Gli impianti di risalita, oltre ad essere mezzi di trasporto a emissioni zero (è bene ricordarlo visto che sono sempre più associati a presunti scempi ambientali), sono la base dell'economia turistica invernale e di quella di montagna: il mondo dello sci muove un indotto che genera un fatturato di 6,5 miliardi di euro che genera 75.000 posti di lavoro in montagna. Lo sci rappresenta insomma uno dei pochi argini allo spopolamento delle valli alpine e appenniniche: tutte le altre attività - pure in crescita - legate alla montagna rappresentano ad oggi solo un complemento insufficiente alla sussistenza di tutto il sistema.

“Chiediamo – ha concluso la Presidente Valeria Ghezzi - che il tema energetico venga messo in cima all’agenda elettorale e chiediamo di essere interpellati in qualità di aziende da cui dipende il turismo invernale. Le imprese non possono affrontare da sole questo momento, serve un impegno preciso oltre che urgente che permetta a chi gestisce le ski area di programmare la prossima stagione sciistica”.

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di Redazione DoveSciare.it
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