ZERMATT - Accuse ambientaliste contro i lavori per lo Speed Opening
18 Ottobre 2023
© Fotografia - Pista Gran Becca (archivio)
Tra un mese, se tutto andrà bene, si correrà sulla pista Gran Becca la prima discesa libera transfrontaliera con partenza da Zermatt (Svizzera) e arrivo a Cervinia (Italia).
Rispetto allo scorso anno c'è molto più ottimismo, le temperature hanno permesso l'avvio dei sistemi di innevamento e, come confermato nei giorni scorsi da Christian Ziörjen, CEO di Matterhorn Cervino Speed Opening: ”La parte sul ghiacciaio, che corrisponde ai 2/3 della prova, è già pronta - spiegava il 12 ottobre a RSI - Per quanto riguarda la pista in basso, quella non sul ghiacciaio, abbiamo bisogno di temperature più basse per distribuire la neve, che sia naturale o artificiale”.
Ma basteranno 3/4 notti di freddo "vero" per produrre la neve necessaria direttamente nella zona del traguardo, a Cime Bianchi Laghi, o più in quota per poi trasportarla giù. Il check della FIS è fissato per il 28 ottobre e, complici appunto le temperature più fresche degli ultimi giorni, sembra che tutto stia procedendo per il meglio.
Piuttosto, nelle ultime ore, in Svizzera sono esplose polemiche, innescate dalle associazioni ambientaliste. WWF, Pro Natura e Mountain Wilderness Svizzera che hanno chiesto la sospensione immediata dei lavori sul ghiacciaio. Secondo gli ambientalisti non si starebbe unicamente lavorando sulle piste ma sul ghiacciaio stesso "minacciando" il Theodulo, per esempio riempiendo crepacci.
Franz Julen, presidente del comitato organizzatore ha fatto sapere che non c'è nulla da nascondere: "sono state ottenute tutte le autorizzazioni necessarie dalle autorità e dalle federazioni di entrambi i Paesi per l'organizzazione di queste gare".
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di Redazione DoveSciare.it
18 Ottobre 2023