Il punto sulle condizioni di Federica Brignone
03 Giugno 2025

Prosegue il recupero di Federica Brignone dopo il brutto infortunio subito nel corso dei campionati italiani in Val di Fassa a inizio aprile. A due mesi dalla brutta caduta al Passo San Pellegrino, fa un punto della situazione del recupero della campionessa.
Federica Brignone sta affrontando la riabilitazione presso il J/Medical di Torinoe ha parlato delle sue condizioni in una conferenza stampa a cui hanno preso parte anche il dottor Andrea Panzeri (Presidente della Commissione Medica FISI).
“Non è stato un infortunio banale, questi due mesi sono stati importanti. Federica ha lavorato molto bene, siamo rimasti soddisfatti della scelta di effettuare la riabilitazione al J/Medical - ha commentato Panzeri - Federica ci ha messo tanto impegno, la TAC e la risonanza effettuate nei giorni scorsi hanno dato esiti confortanti e adesso posso dire che la sera dell’intervento non mi sarei aspettato un recupero così buono. I feedback sono tutti positivi, la strada è ancora lunga ma dobbiamo guardare le cose buone che ci sono state fino ad ora".
Nei prossimi giorni per la due volte vincitrice della coppa del mondo di sci alpino inizierà una nuova fase, inizierà a caricare di più e si punterà al "recupero completo del movimento e ad evitare rigidità. La stabilità è buona, non si può che migliorare. Federica ha tanta voglia, conosce la fatica, tra un mese faremo un nuovo punto della situazione. Sin dall’inizio abbiamo dato priorità alla parte ossea, la parte legamentosa passava in secondo piano a oggi possiamo escludere un intervento sul legamento crociato. Ognuno di noi nella propria testa si costruisce i tempi di rientro, c’è tempo ma non bisogna perdere tempo", ha continuato Panzeri che ha anche sottolineato che non si può sapere cosa Brignone sentirà al ginocchio dopo i prossimi step.
Brignone da parte sua ce la sta mettendo tutta. Superata l'amarezza dell'infortunio all'ultimissimo step stagionale, sa di non poter perdere tempo nella rincorsa alle Olimpiadi di Milano Cortina, che forse è una mission impossible. E infatti non ci sono obiettivi, solo stare bene e cercare di tornare in pista il primo possibile..
“Sono già passati due mesi e sono passati velocemente, il tempo di lavoro qui è tantissimo, mi sento di essere solamente all’inizio del mio percorso. In questi due mesi ho gustamente rispettato le indicazioni di medici e fisioterapisti, adesso inizio a mordere un po’ il freno, significa che le cose vanno meglio. Finora la mobilità era ridotta ma sono rimasta fiduciosa e positiva, dopo le ultime news lo sono maggiormente. C’è tanta voglia di camminare prima possibile, rispettando i tempi. Ciò che mi è mancato in questo periodo è stata l’indipendenza, ho passato settimane in cui dovevo essere assistita anche per il gesto più semplice. Lavoro più di cinque ore tutti i giorni, purtroppo non si tratta di un infortunio che ha casistiche precedenti e non abbiamo risposte in tal senso sul recupero. Così è difficile fare programmi ma non si può fare nient’altro, in passato ho già perduto una stagione per un infortunio meno grave che in realtà me ne ha fatte perdere due, qui gli step sono delineati, con indicazioni precise ma non riguardo i tempi di recupero. Sto lavorando prima di tutto per la mia salute come persona e non come atleta, poi tornare sugli sci mi dà grande motivazione, e mi convince a fare qualcosa in più tutti i giorni. Da qui alla prossima stagione c’è tempo ma non così tanto tempo, è impossibile ipotizzare un ritorno sulla neve, finché non appoggerò il piede sarà impossibile fare pronostici, il prossimo step sarà togliere le stampelle, quando tornerò sugli sci è perché mi sentirò a mio agio”.