CORTINA 2021 - Proposta defiscalizzazione delle opere per i Mondiali di sci

31 Luglio 2016


Mentre il comprensorio di Cortina perde i pezzi (dallo scorso weekend è chiusa la cabinovia Staunies), i Mondiali si avvicinano, da fare c'è tanto e 5 anni passano in fretta. Da Belluno arriva una proposta per incentivare gli investimenti in vista della rassegna iridata, per presentarsi all'evento con un'offerta adeguata e rilanciare il turismo.

“I Mondiali di sci alpino del 2021 sono un’occasione importantissima per il rilancio del territorio e non possiamo assolutamente rischiare di arrivarci impreparati né lasciare che passino senza cogliere i benefici a essi collegati. La nostra provincia è l’unica interamente montana del Veneto, oltretutto incuneata fra Province autonome e Regioni a Statuto speciale oltre che territorio di confine con l’Austria, aree che ai rispettivi territori montani riservano speciali normative in termini di autonomia sia legislativa che finanziaria”. Parole di Gianpaolo Bottacin, assessore alla Specificità di Belluno, che ha presentato una mozione in Consiglio perché si attivi con Regione e Governo per promuovere forme di defiscalizzazione per opere di costruzione, ristrutturazione e promozione in vista di Cortina 2021.

“Pur avendo un estensione pari al 20% del territorio veneto - continua Botticin - ha una popolazione pari solo al 4,2% della popolazione regionale. È evidente che i maggiori costi che derivano dall’operare in una area disagiata stanno portando alla chiusura di molte imprese o comunque alla loro penalizzazione in termini di mercato, soprattutto per quanto riguarda le attività economiche e turistiche in quanto non competitive rispetto ad altre zone. Tale situazione ha già da tempo determinato un pesante abbandono della montagna bellunese con gravi conseguenze ambientali, sociali ed economiche. Ora però abbiamo un’occasione importantissima che va sfruttata fino in fondo: i Mondiali di Cortina, per i quali bisognerà provvedere, oltre che al rinnovo delle strutture sportive e delle vie d’accesso alle zone interessate all’evento, anche ad adeguare e ampliare la ricettività di posti letto e l’offerta turistica in termini di strutture alberghiere. La pesante concorrenza, soprattutto delle Regioni a statuto speciale, rischia però di togliere ulteriormente fiato ai nostri imprenditori. Per questo, senza dimenticare che il residuo fiscale che i bellunesi lasciano a Roma ogni anno è di quasi un miliardo di euro, chiediamo che almeno per un’occasione così particolare e di grandissima visibilità per l’intera nazione, vengano date adeguate agevolazioni ai nostri imprenditori che coraggiosamente continuano a investire sul territorio”.

di Andrea Greco
31 Luglio 2016

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