Dondolio da brivido in seggiovia
In questo inverno nevoso, meteorologicamente movimentato, con scoppiettanti situazioni a macchia di leopardo e rapidi capovolgimenti di fronte, stiamo assistendo anche a un’inusitata vivacità sul fronte del vento. E così sugli impianti si sono verificati alcuni incidenti piuttosto insoliti e fastidiosi, per fortuna senza conseguenze, a seguito della tempesta ‘Eleanor’. Hanno fatto il giro del web diversi video che mostravano il sedile (fortunatamente vuoto) della seggiovia carenata di Livigno Monte Sponda sbattuto a terra dopo essere stato strappato dalla morsa sul cavo. Era il 3 gennaio. Il giorno stesso sulle 13 si è registrato lo scarrucolamento della cabinovia di Valtournenche, anche questo senza bisogno di soccorsi particolari, ma sicuramente un po’ di apprensione per alcune decine di sciatori a bordo che hanno dovuto aspettare il ripristino dell’impianto. Non solo: qualcuno si è ‘accorto’ - per fortuna - che il cavo portante della cabinovia che traversa il ghiacciaio del Monte Bianco, collegando l’Aiguille du Midi con la Skyway italiana, era rotto… forse per le intemperie stagionali o chissà perché. Era lo stesso impianto dal quale vennero salvate diverse decine di persone l’anno prima. L’impianto viene usato solo d’estate per il trasporto. Ma mica tanto tranquillizzante.. . Ma il video più virale (oltre 1,5 milione di visualizzazioni), tornando agli impianti invernali in questo inizio d’anno 2018, è stato girato in Austria, a Gaschurn, comprensorio Silvretta, sempre il 3 gennaio. Questo è davvero impressionante. Si vede un sedile di seggiovia coperta (la Novabahn) che oscilla a 90 + 90 gradi, cioè 180 totali… Con gli sciatori a bordo. Pazzesco. Pare che le raffiche (così come a Livigno) siano improvvisamente salite a 140 km orari. In un altro video più ‘clandestino’ si vede invece un addetto arrampicato sul palo più vicino che cerca di fermare rudimentalmente l’oscillazione con un piede…
Il dubbio è se non si è tirato un po’ la corda (è il caso di dirlo) ad aprire certi impianti con bufere di vento in atto e previsioni non tranquillizzanti. Di giornate con vento forte sulle Alpi ne capitano alcune ogni anno (la sensazione è che la frequenza sia aumentata) ma mai si erano visti simili incidenti. Vogliamo certamente sperare che la soglia di sicurezza non sia mai stata superata, ma viene da pensare che il 3 gennaio ‘non ci si possa permettere’ di tenere chiusi impianti importanti… Solo il giorno dopo 4 gennaio, vuoi per le copiosissime nevicate con pericolo valanghe 4 o 5, vuoi per il vento, in quasi tutta Europa, dalla Francia alla Svizzera, le stazioni sono rimaste sprangate. Ci sta: dobbiamo accettarlo, e non lamentarci troppo quando accade, perché è per la nostra sicurezza. O vi va di provare l’altalena a 180 gradi in seggiovia?
Qui sotto il video di Gaschurn (Peter Cottens – Aktuelle Wetterwarnungen für Österreich)