Ma che tempo fa? Piccola guida al lessico meteo


Al giorno d’oggi con uno smartphone in tasca ci sentiamo padroni del mondo. Troppo. E una delle applicazioni che usiamo di più è senza dubbio quella del meteo. Però, già abbiamo detto (vedi qui https://www.dovesciare.it/ski-writer/06/12/2015/nevichera-no-come-farsi-da-soli-previsioni-meteo-affidabili e in altri articoli) che il cellulare o un sito meteo commerciale va preso come un orientamento di massima e nulla di più. Non possiamo farvi affidamento, soprattutto quando in ballo sono escursioni in ambiente montano (ad esempio sci alpinismo o ciaspole). Ma anche per una semplice sciata dobbiamo essere in grado di capire bene cosa vuol dire 'coperto', 'nuvoloso', 'precipitazioni diffuse' e similiari.... A maggior ragione, allora, dobbiamo partire dall’abc, e prima di ogni altra cosa, dobbiamo ‘saper leggere’ e interpretare le scarne informazioni che i bollettini e le app meteo ci danno.

Andiamo con ordine. Parliamo della nuvolosità. Sapevate che il cielo si misura in ottavi? Ecco la scala:

Sereno (0 ottavi di cielo coperto da nubi). Cielo completamente o quasi completamente sgombro da nubi.

Poco nuvoloso (da 1 a 2 ottavi di cielo coperto da nubi). Cielo praticamente sgombro da nubi, con qualche sparuta presenza.

Nuvoloso (da 3 a 5 ottavi di cielo coperto da nubi). Vi è presenza di nubi per circa la metà della superficie visibile. E qui facciamo un primo inciso: cielo nuvoloso non è poi così male, significa che circa il 50% del cielo e azzurro…

Molto nuvoloso  (da 6 a 7 ottavi di cielo coperto da nubi). Vi sono molte nubi, ma non completamente compatte tra loro: ci sono alcuni sprazzi di sereno o semplici schiarite.

Coperto (8 ottavi di cielo coperto da nubi). Il cielo è interamente coperto di nubi, senza tracce di schiarite.

Poi ci sono alcune espressioni meno scientifiche,  ma ugualmente utilizzate:

Velato. Il cielo è contraddistinto da nubi sottili alle quote alte. Durante l’estate può caratterizzare le situazioni da “cappa d’afa”, con cielo lattiginoso. Il sole rimane visibile attraverso le nuvole... Nota bene: a marzo il cielo velato è sufficiente per bruciarsi la faccia in montagna.

Parzialmente nuvoloso. Vi è il passaggio di nubi sparse per un determinato intervallo di tempo. Di norma non ci sono  precipitazioni.

Irregolarmente nuvoloso. Presenza di nuvolosità sparsa, con addensamenti che potrebbero essere più consistenti fino a generare brevi precipitazioni.

Altrettanto importante è capirne qualcosa in più proprio riguardo alle precipitazioni (Ricordiamo a questo proposito che 1 mm di pioggia equivale a 1 litro su mq, ovvero 10 metri cubi per 1 ettaro (1 ettaro uguale 10.000 mq), e che 1 mm di pioggia equivale a 1 cm di neve in spessore).

Locali (o isolate). Sono piogge o nevicate che interessano solo una piccola parte dell’area analizzata, che potrebbero anche non verificarsi o essere di brevissima durata.

Sparse. Sono precipitazioni ben distribuite sul territorio, con un interessamento che può variare dal 25 al 75% dell’area in oggetto. In questo caso la giornata si preannuncia sostanzialmente piovosa o nevosa, ma non è escluso che la zona in cui ci troviamo rimanga completamente asciutta.

Diffuse. Sono precipitazioni generalizzate che interessano gran parte del territorio, con rare esclusioni.

Pioviggini. Sono precipitazioni molto deboli, caratterizzate da minuscole gocce di acqua, la cui intensità è in genere inferiore ad 1 mm/h. Quasi una nebbiolina. Il terreno è la strada saranno umidi o bagnati ma non ci saranno pozzanghere. Può essere molto insidiosa per la circolazione, soprattutto se le strade sono sporche dopo un periodo di secco, come ben sanno i motociclisti delle aree urbane.

Deboli. Precipitazioni non superiori ai 2 mm/h.

Moderate. Precipitazioni in media fra tra i 2 e gli 8 mm/h.

Forti. Precipitazioni d'intensità superiore agli 8 mm/h.

Rovesci. Sono improvvisi scrosci di pioggia, di intensità molto variabile, con picchi anche intensi.

Piovaschi. Sono precipitazioni di debole o moderata intensità, di breve durata, sparsi sul territorio. Piccoli acquazzoni ma più innocui dei rovesci.

Sembrava facile...

Ha collaborato Matteo Bottonelli

nella foto: cielo da classificarsi fra poco nuvoloso e velato sulla vetta del Corno alle Scale. Una curiosità: si nota il riflesso luminiscente del Mar Tirreno sullo sfondo.