SÖLDEN - Azzurre sottotono, Brignone: "Un errore di troppo"
26 Ottobre 2019
© Fotografia - Fisi Pentaphoto - Federica Brignone
Si è chiuso con un po' di amaro in bocca per la squadra azzurra la prima gara stagionale, il gigante di Soelden disputatosi stamani e dominato dall'astro nascente Alice Robinson.
Federica Brignone, in cui erano riposte le maggiori speranze, dopo il terzo posto nella prima manche ha peggiorato nella seconda, chiudendo al quinto posto.
"E' un peccato perché le prime due non hanno fatto una seconda manche perfetta. Io però ho sbagliato più di loro, ho fatto un grosso errore e ho perso molto tempo. Non si vedeva molto bene sul muro, però non è una scusa, la pista era bella e bisognava attaccare. Non sono riuscita a fare la differenza. Sicuramente nella seconda manche la neve era più scivolosa, ma lo era anche per la Worley che ha fatto un gran tempo. La Robinson è molto brava, scia un po' come un maschio: attacca molto e non ha pressioni. Shiffrin in gigante non riesce ad essere così superiore come invece è in slalom e quindi anche lei non può permettersi di sbagliare. Per quello che mi riguarda, ci ho provato, mi sentivo bene, non è andata e comunque non sono lontana dalle prime: ci proverò la prossima volta".
C'è amarezza anche nelle dichiarazioni di Marta Bassino, 12 esima al traguardo.
"Non sono riuscita a sciare forte come volevo, come se mi fosse mancata una marcia. Nella seconda ho cercato di partire bene, ma nell'ultimo pezzo ho perso molto. Io comunque non perdo la fiducia in me stessa: erano due anni che qui non tagliavo il traguardo. Forse incosciamente la caduta dei giorni scorsi un po' ha influto".
Lontane dalle posizioni di vertice Melesi, Curtoni e Marsaglia, autrice quest'ultima di un'ottima prima manche, prestazione che non ha saputo però ripetere nella seconda frazione. Ha fatto peggio Sofia Goggia che non si è qualificata per la seconda manche.
"Ho sentito un pochino la prima gara e ho tenuto troppo - ha spiegato Sofia . Non ci sono scuse, si poteva fare, la pista era bellissima, ma ho sbagliato io l'approccio. Non ho fretta di risalire in gigante, ma non mi fermerò. I miei programmi non cambiano: in America farò prevalentemente velocità, che a Ushuaia non ho fatto molto. Peccato non aver sfruttato la pista oggi: era questione di poco, ma non l'ho tirato fuori".
di Redazione DoveSciare.it
26 Ottobre 2019