Dallo sci un messaggio di rassicurante normalità


Ma andiamo tutti a sciare, caspita! Senza paura! Che cosa c’è di più sicuro, oggi? Viene dal nostro magnifico mondo dello sci uno dei pochi messaggi di normalità in questi giorni di panico. Stazioni sciistiche tutte a pieno regime. Perfino con qualche coda chilometrica agli impianti, come da video circolato sul web ieri al Col Rodella di Campitello in Val di Fassa (nella foto)… Ne abbiamo tanto bisogno, di normalità. E per questo, il turismo invernale è doppiamente importante. Non solo per il settore stesso e il suo indotto (cosa di vitale importanza nella nostra Nazione), ma per l’Italia tutta, se non altro da un punto di vista psicologico.

“Nel Dolomiti Superski – confermano dalla direzione - non ci sono interruzioni di servizio e gli impianti di risalita non sono soggetti a restrizioni emanate dalle autorità. Per il momento Dolomiti Superski non prevede nemmeno particolari comunicati ufficiali, perché fortunatamente al momento non ci sono i motivi”. Tutto praticamente normale.

Anche in Friuli Venezia Giulia PromoTurismoFVG assicura i servizi nelle sei stazioni sciistiche regionali, che rimangono aperte e perfettamente fruibili, come già riportato dal nostro sito dovesciare.it. Alla chiusura al pubblico degli impianti, nel pomeriggio e per tutta la sera, il personale addetto provvede all’igienizzazione delle cabinovie con l’utilizzo di disinfettanti per uso professionale a base di cloro o alcol.

Forse il ragionamento sarà un po’ cinico, ma a parte certi rifugi eventualmente affollati (che certamente si sono attrezzati per un’attenzione massima all’igiene), o le funivie e cabinovie, sanificate quotidianamente, potrebbero destare un po’ di inquietudine, ma è la natura stessa dell’attività sciistica a renderla per definizione meno ‘pericolosa’, svolgendosi in aria aperta e individualmente. Certo, le disdette di stranieri non mancano, e fra gli operatori soprattutto in Trentino c’è una comprensibile inquietudine, anche se Trentino Marketing riferisce di afflusso turistico regolare (vedi altra news su dovesciare.it).

Sì, almeno sulle Alpi gli effetti della psicosi sembrano meno catastrofici che in altre destinazioni turistiche. E non ci resta che sperare che ciò sia di buon auspicio per tutto il sistema turistico nazionale. Forza, diamo anche noi un segnale e… Tutti a sciare!