Il Touring Club boccia duramente le stazioni piemontesi

17 Ottobre 2008

La pagella è impietosa. La prima stazione sciistica piemontese nella classifica stilata dalla Rivista del turismo del Touring Club Italiano vede Sauze d´Oulx (nella foto) al 70mo posto. Al secondo posto si classifica Macugnaga (79ma), Sestriere è solo centesima su 111 stazioni prese in esame . Male anche Limone Piemonte (107ma) e Prato Nevoso (111ma). A dare i voti il professor Fabrizio Bartaletti dell´Università di Genova che per il Tci ha elaborato una classificazione qualitativa e quantitiva dei centri alpini italiani e stranieri. La classifica sarà presentata martedì prossimo a Milano. I criteri presi in esame sono 16 e vanno dall´accoglienza alla capacità degli impianti. «La nostra graduatoria - spiega Bartaletti - non è soggettiva ma prende come riferimento alcuni indicatori non sempre analizzati, dalle condizioni climatiche ai collegamenti intervallivi. Di una stazione sciistica non basta guardare al numero delle funivie e alla portata oraria di una seggiovia, ma anche al contesto generale. La distanza della città o l´accessibilità con il treno sono ad esempio criteri importanti perché influenzano il turismo giornaliero mordi e fuggi. Anche le seconde case e i posti letto negli alberghi sono un parametro rilevante. Il mix giusto è un rapporto paritario in modo da non svuotare i centri nei giorni feriali con la conseguente chiusura di alcuni impianti». Il giudizio di Bartaletti è abbastanza severo con le stazioni piemontesi: «I grandi investimenti fatti per le Olimpiadi non hanno portato molto. Diverse località sembrano vivere di rendita e si è guardato poco alle altre esperienze sull´arco alpino. Un moderno domaine deve essere attento ai temi ambientali e non solo ai chilometri di piste. Nella valutazione abbiamo ad esempio tenuto conto della presenza di sentieri nella stagione estiva, della stessa accessibilità nei mesi non di alta stagione. Un altro aspetto importante è quello della qualità degli insediamenti, dalle infrastrutture agli hotel, ai condomini». Bartaletti invita i gestori a guardare al lavoro fatto nelle Dolomiti e in Austria, che si piazzano ai primi posti della classifica. «La concorrenza è sempre più forte ed il Piemonte e la Valle d´Aosta devono correre ai ripari. La Vallée che si piazza meglio del Piemonte ha fatto qualcosa ma non basta ad assicurare un futuro turistico a questa parte delle Alpi». fonte: Repubblica Torino

di Andrea Greco
17 Ottobre 2008

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