DOLOMITI SUPERSKI - Soddisfacenti i risultati delle Feste, ma si chiedono piu' bacini per l'innevamento programmato

08 Gennaio 2015


Più di 1000 chilometri di piste aperti e risultati delle Vacanze di Natale che, fanno sapere dal Dolomiti Superski, sono da considerare soddisfacenti. "L’organizzazione del Dolomiti Superski si dichiara soddisfatta del primo periodo di stagione, nonostante le difficoltà riscontrate ad inizio stagione per innevare le piste a causa delle temperature miti. L’affluenza sulle piste è stata molto buona durante le festività di Natale e Capodanno, sia per quanto riguarda la clientela nazionale che estera, registrando fino a 210.000 sciatori al giorno presenti sulle piste del comprensorio. L’innevamento delle piste da sci sulla quasi totalità del comprensorio ha consentito ai turisti di sciare da una valle all’altra. L’intera organizzazione e la filiera turistica sono state così in grado di operare in condizioni di normalità".

Ma se mettiamo indietro di un mese le lancette, non si può non ricordare la paura e la fatica che si è fatta per garantire le piste innevate per la Coppa del mondo di sci in Val Gardena e Alta Badia, e per offrire un numero soddisfacente di piste ai turisti che hanno passato le Feste nelle località che sono sotto l'ombrello del Dolomiti Superski. E proprio prima di Natale, il presidente del più grande carosello sciistico italiano poneva l'accento sulla necessità di incrementare le riserve di acqua a servizio dei cannoni per l'innevamento programmato, perché la necessità è quella di innevare il più possibile nel minor tempo possibile. "Palese e tangibile è lo stato di tensione di tutta l’economia delle valli interessate che ancora una volta si dimostra sostanzialmente dipendente dalla pratica dello sport dello sci e quindi dalla condizione delle piste - spiegava Sandro Lazzari, presidente del Dolomiti Superski nel comunicato diffuso il 15 dicembre - Questo lavoro è possibile perché gli esercenti funiviari si sono rapidamente resi conto che alla diminuzione dei periodi di freddo bisognava rispondere con pesanti investimenti nell’innevamento per potenziare gli impianti e approntare le piste in poco tempo. Si dimostra quindi ancora una volta che le strutture di tutta la filiera turistica invernale possono essere compiutamente utilizzate solamente con la neve. L’azione quindi degli esercenti funiviari si conferma determinante per far decollare veramente la stagione. Per questi motivi gli esercenti funiviari del Dolomiti Superski richiedono alle competenti autorità la dovuta attenzione e considerazione perché anche la Pubblica Amministrazione, in tutte le sue componenti, metta la categoria in condizione di potersi attrezzare non solo con impianti di risalita ma anche con quelli di innevamento e disponga della necessaria quantità di acqua. Si verifica ora quanto manchino bacini di raccolta di acqua che possano alimentare la concentrata richiesta degli impianti. È pesante, in questa situazione, avere impianti che possono funzionare solo poche ore al giorno per mancanza di acqua. Va notato anche che la disponibilità di questi bacini costituisce il miglior modo di utilizzare le risorse idriche senza stressare le sorgenti ma distribuendo gli approvvigionamenti in un maggior lasso di tempo". Considerando il fatto che l'accumulo di acqua avverrebbe nei mesi in cui la disponibilità idrica è molto abbondante, e che quindi non inciderebbe negativamente sulla portata dei corsi d'acqua "Si richiede che l’entità dei prelievi concessi venga aumentata, risultando non necessaria la restrizione delle concessioni".

Francesco Lovati

(foto: Dolomiti Superski)

di Andrea Greco
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