CARINZIA - Oltre lo sci: Weissensee, il lago ghiacciato adottato dagli olandesi
11 Febbraio 2015
Se avete programmato una vacanza sciistica in Carinzia, lembo orientale dell'Austria sul cui territorio sorgono 23 comprensorio sciistici tra i quali citiamo i più noti come Nassfeld Pramollo, Gerlitzen (Villach), Bad Kleinkirchheim, Grossglockner/Heiligenblut e Moelltal, non potete non programmare una gita, anche di un solo giorno, al Weissensee. Tradotto significa "Lago Bianco" e il colore non allude al ghiaccio coperto dalla neve, ma alle candide spiagge "caraibiche" che si possono ammirare in estate. Se magari passate di lì tra la fine di gennaio e l'inizio di febbraio potete anche imbattervi nel "Tour olandese alternativo delle 11 città", che attrae oltre 5000 olandesi che si sfidano sul lago ghiacciato in diverse specialità del pattinaggio di velocità, sport nazionale dei Paesi Bassi.
WEISSENSEE - Ma andiamo con ordine, e diciamo innanzitutto che anche Weissensee è compreso nel novero delle stazioni sciistiche. Qui, a pochi passi dalla sponda del lago, partono una seggiovia e 4 ski-lift che servono 7 chilometri di piste alla portata di tutti e molto panoramiche, che corrono tra i 930 e i 1300 metri di quota. Ma qui lo sport preferito è un altro: il pattinaggio. Il lago misura 6,5 km², ovvero la più vasta superficie ghiacciata naturale d’Europa. Va da sé che nei noleggi e nelle vetrine dei negozi si vedono più pattini che sci e, dagli anziani ai bimbi piccolissimi, tutti qui passano le domeniche scorrazzando per sù e giù per il lago. Secondo un vecchio detto locale l'acqua del Weissensee ghiaccia per "S. Caterina", cioè il 25 novembre, data in cui puntualmente nella parte occidentale dello specchio d'acqua inizia a formarsi una sottile crosta di ghiaccio, poi, piano piano, con differenti velocità a seconda delle stagione, il lago ghiaccia completamente, da metà dicembre (a fine gennaio quest'anno il processo non era ancora completo nella parte orientale) fino ad inizio marzo, con uno spessore che arriva fino a 40 centimetri.
IL MAESTRO DEI GHIACCI - A "guardia" di questo paradiso c'è Norber Jank, il “maestro dei ghiacci”. E' compito suo controllare costantemente lo stato del lago, lui decide se e quando il pubblico può accedervi, è lui che controlla minuziosamente – e statisticamente – le zone pericolose, quelle sicure, è lui che pulisce il ghiaccio dalla neve e allestisce i 25 kilometri di tracciati per il pattinaggio, così come i campi da Hockey e di Culing. Se avrete la fortuna di parlarci, o di assistere a una delle sue dimostrazione in cui vi farà vedere, tagliandolo con la motosega il “ghiaccio nero”, ovvero quello purissimo, con poco ossigeno al suo interno e che quindi è perfettamente trasparente, vi accorgerete di essere al cospetto di una vera e propria memoria storica. Un “vecchio saggio”, legato a doppio filo con il suo mestiere, con la natura e con le stagioni, che scandiscono il ritmo di vita del Weissensee.
GLI OLANDESI – Ogni fine gennaio il Weissensee viene letteralmente preso d'assalto dagli olandesi. Ogni anno vengono in 5000 per partecipare al "Tour olandese alternativo delle 11 città"(Alternatieve Elfstedentocht Weissensee), una competizione di pattinaggio che originariamente si svolgeva in Olanda ma che, da quando i canali no ghiacciano più, è stata trasportata in Carinzia (a partire da metà anni '80). Sul lago si corrono gare di pattinaggio velocità da 50, 100 e 200 kilometri e il paese è animato dalla simpatia e dal calore degli olandesi in trasferta, e in festa...
Francesco Lovati
di Andrea Greco
11 Febbraio 2015