VALLE D'AOSTA - Polemiche in regione sui nuovi maxi collegamenti sciistici
08 Giugno 2016
VALLE D'AOSTA. L'occasione per parlare di nuovo di collegamenti sciistici tra le varie vallate è stata la presentazione dei dati, peraltro confortanti, sull'andamento della stagione invernale appena trascorsa. I numeri parlano di un fatturato delle varie società di impianti a fune della regione di 67 milioni, in crescita di tre milioni rispetto all'anno precedente. Molto bene anche Skyway (le nuove funivie del Monte Bianco) che è riuscita quasi a triplicare il fatturato annuo, portandolo a 2,7 milioni di euro. Nello snocciolare i dati, il presidente della regione Rollandin ha affrontato il tema collegamenti: “Negli anni si è fatta una politica di investimento, ora si tratta di fare un ulteriore sforzo per quei collegamenti necessari. Ci sono dei progetti ambiziosi che dobbiamo analizzare per poter programmare degli investimenti”
Il riferimento era ovviamente ai due progetti di collegare Champoluc con Cervinia e Valtournenche, creando il più grande comprensorio italiano e uno dei più vasti al mondo, e il collegamento funiviario Pila - Cogne dopo aver abbandonato il progetto di collegarli con un trenino, costato milioni di euro ma mai completato.
Le preferenze degli sciatori si stanno ormai sempre più orientando verso i comprensorio più grandi, con quelli più piccoli che tendono a vacillare. Le recenti esperienze di nuovi collegamenti in Alta Pusteria e tra Maranza e Valles hanno portato ad incrementi del fatturato in 2 anni del 40% nel primo caso e del 30% nel secondo caso lo dimostrano. Su questo credo vada fatta una riflessione importante.
Di diverso avviso il consigliere regionale di Alpe, Alberto Bertin che riporta come negli ultimi 10 anni siano stati trasferiti 360 milioni di euro alle società impianti, circa 300 euro ad abitante per ciascun anno. Sempre Bertin sostiene che "le piste da sci in Valle d'Aosta sono competitive con gli altri comprensori delle Alpi, anzi, in molti casi sono migliori. Certo non è questa la priorità del turismo in Valle, altri forse sono i collegamenti sui quali bisognerebbe investire urgentemente, per far uscire la regione dall'isolamento".
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di Andrea Greco
08 Giugno 2016