Agnello - Pampeago
Come arrivare
Dal parcheggio di Pampeago la seggiovia quadriposto Agnello conduce sulla pista
Descrizione
Per gli sciatori che amano l'drenalina nell'Alpe di Pampeago in Val di Fiemme il posto giusto è la pista Agnello con le sue varianti:
- 28 Agnello - lunghezza 2550 m - rossa
- 28a Variante Muro - lunghezza 350 m - nera
- 28b Raccordo Agnello Tresca - lunghezza 1100 m - rossa
- 29 Naturale Agnello - lunghezza 750 m - rossa
- 29a Variante naturale allenamento - lunghezza 540 m
- 30c Variante Val della Pigna - lunghezza 400 m - rossa
E' una nera di 2,6 km con un dislivello di 420 metri, impegnativa con una pendenza media. E' composta da tanti piccoli muri, gobbe e tratti filanti. E' larga, un tracciato "autostradale" avendo un fondo molto regolare. Ciò rende molto piacevole la sciata perchè gli ampi spazi consentono di divertirsi sia in cortoraggio che con curvoni lunghi. L'esposizione a nord garantisce neve perfetta per tutta la stagione, garantita anche dall'impianto di innevamento programmato. Su questo tracciato vengono organizzati gare e allenamenti.
Scende dal monte Agnello, parte poco sopra l'arrivo della seggiovia ed arriva a Pampeago. Nel tratto iniziale non è ripida, con un solo cambio in curva destra a metà pista circa. L'Agnello con "Variante muro" è molto bella, tecnica, con cambi di pendenza e un bel ripidomuro a metà tracciato. E' omologata per le gare FIS.
Lungo la pista la natura si fonda con l'arte: il tracciato attraversa il Parco d’Arte RespirArt dove ogni anno artisti di fama internazionale aggiungono nuove opere d'arte. Ad esempio di fronte alla terrazza del Rifugio Monte Agnello si staglia nel cielo “Vedo non vedo” di Luca Prosser: un grande occhio di acciaio inox e acciaio corten puntato sulle Dolomiti (ultima foto) e l’installazione “Harmonia” dell’artista designer polacca Dorota Koziara, creata per sottolineare l’energia che si riceve al cospetto del Latemar (foto 1). Sciando lungo la pista Agnello si vedrà “Natura Viva” di Mauro Lampo Olivotto (foto in alto). Guardando a destra, tre grandi bozzoli di farfalla, creati con lana di pecora, che l’artista Marco Nones ha dedicato all’aforisma della poetessa milanese Alda Merini “L’arte è un mistero con le ali di farfalla” (foto n.2).