Briciole di pane
Sci e cultura in provincia di Cuneo
Perchè non combinare sci e cultura? Non tutti sono così appassionati da voler sciare tutti i giorni durante la propria settimana bianca. Non è raro inoltre trovare qualche giorno con meteo avverso. Perchè non visitare un museo o semplicemente una città?
La provincia di Cuneo offre tante opportunità interessanti non troppo lontane dalle piste.
Cuneo Piazza Galimberti
Limone Piemonte
Limone Piemonte, per esempio, è una località scistica vicina al confine francese con 16 impianti di risalita e 56 km di piste. A soli 30 km vi è la città di CUNEO che deve il suo nome alla forma dell'altipiano su cui sorge, chiuso a nordest dalla confluenza dei due fiumi Gesso e Stura: un triangolo con il vertice nella pianura e le altre due punte verso le montagne e le 6 valli che portano in Francia. Fondata nel 1198, Cuneo è una città ricca di testimonianze del suo passato, ma anche ospitale. Centinaia di metri di portici la rendono un centro commerciale all'aria aperta, iniziano in via Roma, la strada principale del centro storico, fino a Piazza Duccio Galimberti. Quest'ultima è maestosa con una superficie di quasi 24000 mq, sulla quale si affacciano 10 eleganti palazzi in stile neoclassico tra cui spicca il Museo Casa Galimberti. Altrettanto signorile è il Corso Nizza che partendo con i suoi portici dalla precedente piazza divide in 2 parti quasi speculari la città. Sulle strade principali si affacciano le case della vecchia nobiltà, il Palazzo del Municipio, ex convento dei Gesuiti, la Torre Civica, la Contrada Mondovì con la sinagoga dell'ex ghetto ebraico, i palazzi di Piazza Virginio dominati dalla bella chiesa di San Francesco, e tanti altri gioielli dello stile barocco come la cattedrale o la chiesa di Santa Croce. Il Museo Civico si trova nel complesso monumentale di San Francesco, comprendente l'ex convento e l'annessa chiesa, già citata. Il monumento è una rara testimonianza architettonica di epoca medioevale, la chiesa fu fatta costruire nei primi anni del quattrocento ed in seguito decorata ed affrescata. Alla fine del Settecento fu requisita dal governo napoleonico ed adibita a quartiere militare. Il fatto causò la perdita dei suoi preziosi arredi ed il suo declino ed abbandono. Recentemente è stata restaurata ed è ritornata agli antichi splendori, con le sue 3 imponenti navate e le 22 cappelle laterali. Nella sezione laterale sinistra è stato lasciato a vista una parte dello scavo archeologico che rileva una fase trecentesca anteriore all'attuale edificio.
Cuneo è la città del verde, è completamente circondata dal Parco Fluviale Gesso e Stura, è abbellita da giardini, parchi, vie alberate, tra cui il Viale degli Angeli, 3 km di 4 file di alberi che conducono al santuario della Madonna degli Angeli.
Mondole Ski
Non lontano dal comprensorio sciistico del Mondole Ski (34 impianti di risalita e 130 km di piste che collegano Artesina, Prato Nevoso e Frabosa Soprana) troviamo Mondovì con l'antico borgo abbarbicato al colle più alto; Piazza Maggiore è il cuore della città dove si affacciano superbi palazzi nobiliari, quale il Palazzo dei Bressani (sec. XIII - XV) e il quattrocentesco Palazzo di Città. Da Piazza Maggiore si dipartono sei vie, quattro a scendere e due a salire: una di queste conduce alla sommità del colle, su cui è adagiato il giardino del Belvedere da cui si gode una vista mozzafiato sull'intero arco delle Alpi Marittime, sul Monviso, sulla pianura e sulle dolci ondulazioni delle Langhe. Al centro del giardino sorge la trecentesca Torre Civica, simbolo della città, caratterizzata dalla merlatura ghibellina e dai quadranti di un grande orologio. Altri tesori attendono il visitatore nelle numerose chiese: la cattedrale barocca, la chiesa della Misericordia e di S. Chiara del Gallo, la Cappella di Santa Croce, in cui sono conservati gli affreschi quattrocenteschi. Il rione di Breo, lungo il torrente Ellero, racchiude altri importanti monumenti, la Chiesa di San Filippo, mirabile esempio di barocco piemontese e la Chiesa dei SS. Pietro e Paolo. Sulla sommità della facciata di quest'ultima siede il Moro, un automa realizzato nel Settecento che allo scoccare delle ore si alza per batterle col martello che impugna nella mano destra. Il Moro, retaggio delle incursioni saracene nella zona, è diventato la maschera ufficiale di Mondovì.
Sampeyre
A pochi km da Sampeyre, Pontechianale, e Crissolo si trova SALUZZO, cullata dal Monviso. Al centro dell'antico ed omonimo marchesato, Saluzzo conserva un borgo storico medioevale, ricco di torri, palazzi nobiliari come Casa Cavassa, conventi, chiese, strade acciottolate strette e tortuose o la panoramica Salita al castello dei Marchesi di Saluzzo, la Castiglia, le vecchie porte della città... Oltre ad essere un esempio di cultura del bello e dell'arte Saluzzo è un punto importante per lo shopping, la movida, il piacere di stare insieme: la sera ai piedi della collina, lungo l'isola pedonale di Corso Italia, tante persone si danno appuntamento o invadono i dehors dei locali del centro.
Crissolo - Pian Regina
Il Filatoio di Caraglio è una delle fabbriche più antiche d'Europa. Costruito in due anni (1676-1678) da Giovanni Girolamo Galleani, ha l'aspetto di una dimora fortificata. E' stato recentemente restaurato: all'interno sono stati ricostruiti gli ambienti produttivi con gli imponenti torcitoi da seta, il filatoio, la filanda e gli ambienti abitativi. Una parte del complesso ospita il Museo del Setificio Piemontese, che propone mostre temporanee sul tema della seta e dei tessuti, mentre una seconda parte è adibita ad area espositiva per l'allestimento di mostre sull'arte moderna e contemporanea.
Pontechianale
Nella stessa zona sorge anche il Castello della Manta, un bene del FAI. E' una fortezza medievale del XII secolo trasformata nei secoli in palazzo signorile dalla nobile famiglia dei Saluzzo della Manta. La visita turistica comprende le mura, il giardino, il bosco e gli splendidi interni, con i saloni cinquecenteschi e gli affreschi del Salone Baronale che raffigurano la Sfilata degli Eroi ed Eroine, una rara testimonianza di pittura profana tardo-gotica del nord Italia. I personaggi sono rappresentati quasi a grandezza naturale su un prato fiorito. Impugnano un’arma, portano sul capo grandi cappelli o complicate acconciature o corone dorate e sopra l’armatura indossano sontuosi abbigliamenti di broccato e damasco, foderati di ermellino, con il taglio alla moda allora in uso presso la corte di Carlo VI di Valois. Sulla parete di fronte sta la raffigurazione della Fontana della Giovinezza divisa in tre sequenze: il triste corteo dei vecchi, il bagno nella fontana, il ritorno alla gioventù. Di particolare pregio è l’adiacente Chiesa di Santa Maria al Castello, di origine quattrocentesca.
di Andrea Greco