VAIL 2015 - Kueng doma la Birds of Prey, pessima Italia
07 Febbraio 2015
Anche la quarta gara passa senza medaglie per gli azzurri. A "domare " meglio di tutti la Birds of Prey è lo svizzero Patrick Kueng, che ha preceduto l'americano Travis Ganong e l'altro svizzero Beat Feuz. Insomma un podio decisamente a sorpresa, non tanto per le prove, che spesso non sono la cartina di tornasole delle reali possibilità dei partecipanti, ma per l'intera stagione di gare, con i grandi protagonisti lontani dalle prime posizioni, su tutti Jansrud, 15esimo, e Paris, 23esimo.
La Birds of Prey (Uccelli da preda) di Beaver Creek è un inno a questa specialità. Ovvero ha tutto quello che chi guarda una discesa libera vuole vedere: muri pazzeschi, salti da infarto, neve dura e curve da aggredire sfidando la legge di gravità. La forza che gli sciatori ci mettono e la fatica che provano è palpabile. Un grande spettacolo insomma.
Male, malissimo, gli Italiani che, nella gara sulla carta più favorevole per i nostri colori, sono arrivati lontani anni luce dal podio. Per Dominik Paris è stato fatale un errore nella parte iniziale del tracciato che gli ha fatto perdere centesimi determinanti e la convinzione per il resto della gara. Nemmeno a Cristoph Innerhofer è riuscito l'ennesimo miracolo; lui nelle gare che contano c'è sempre stato, ma non stavolta. In fondo alla classifica Matteo Marsaglia e Werner Heel. Si chiude malissimo insomma una prima parte di Mondiale per gli azzurri che non hanno mai trovato feeling con la neve americana e per i quali probabilmente, Paris escluso, è giunta l'ora di aggiornare le aspettative.
di Andrea Greco
07 Febbraio 2015