PRESENA - Come funzionano i teli geotessili "salva ghiacciaio", video

29 Giugno 2021

© Fotografia - Michele Lapini - I teli che coprono il ghiacciaio Presena


Christian Casarotto, glaciologo del Muse di Trento spiega in questo video come funzionano i teli geotessili che ogni estate vengono posizionati sul ghiacciaio Presena per salvare grandi quantitativi di neve. Anche quest'estate una vasta superficie sul ghiacciaio raggiungibile in cabinovia dal Passo del Tonale è stato ricoperto per preservare metri di neve e permettere di riaprire le piste tra ottobre e novembre. Oltre all'aspetto legato allo sci l'utilizzo dei teli permette di studiare lo scioglimento dei ghiacciai e le potenziali contromisure da adottare.

 

 

Ad aprile sono state condotte alcune misurazioni sull’accumulo della neve di questo inverno. «Siamo arrivati a cinque metri -  spiega Christian Casarotto, glaciologo del Muse - Un’altezza che non ci può far stare tranquilli. Non dobbiamo infatti farci trarre in inganno dalla percezione che quest’ultimo inverno sia stato particolarmente foriero di nevicate. Abbiamo senz’altro avuto neve anche a bassa quota. Se però guardiamo alla totalità dei ghiacciai alpini, il trend alpino di arretramento continuerà, anche se dovessimo avere un’estate più fresca delle precedenti».

I teli che ricoprono circa 100mila m² del ghiacciaio Presena sono lunghi cinque metri di larghezza per settanta di lunghezza; le analisi dell’università di Milano nel “progetto teli” hanno evidenziato valori medi di albedo che misura del potere riflettente di una superficie) di 0,64 contro un valore medio di 0,43 per il resto della superficie glaciale, questo permette di assorbire il 36% dell'energia solare anziché il 57% riducendo l'ablazione del 52%.

«Senza gli interventi dei teli geotessili estivi, la situazione sarebbe probabilmente peggiore – conclude Casarotto – ma certo non può e non devono essere considerati la medicina per curare né il Presena né gli altri ghiacciai alpini. La strada passa per una riduzione globale delle emissioni climalteranti. Dobbiamo tenere a mente che in questa lotta siamo tutti coinvolti. E per garantire vita a questi gioielli di ghiaccio contano molto i comportamenti e le scelte che facciamo in tutti i giorni dell’anno, anche quando siamo in città, lontani centinaia di chilometri da questi luoghi».

Detto questo, il consorzio Pontedilegno Tonale continua a investire sul ghiacciaio, con l'operazione dei teli e con la produzione di neve tecnica in inverno, operazione che è stata effettuata anche quest'inverno nonostante gli impianti chiusi. La spesa media annua tra gestione e manutenzione si aggira sui 420.000 euro.

"Il Presena è una delle meraviglie che la natura ha donato al nostro territorio. Un vero patrimonio dell’umanità che vogliamo riuscire a preservare per farlo ammirare ancora per molto tempo - ha commentato Davide Panizza, presidente del Consorzio Pontedilegno-Tonale - Il primo passo per farlo è fotografare la situazione attuale e capire se le scelte fatte finora vanno nella direzione giusta".

Casarotto e il Muse stanno studiando lo stato di salute del ghiacciaio Presena e le misure intraprese, i risultati delle analisi saranno presentati alla fine dell'estate.

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di Redazione DoveSciare.it
29 Giugno 2021

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