WEISMATTEN - Una petizione per salvare la pista di Gressoney Saint Jean

27 Febbraio 2020

© Fotografia - Foto dalla pagina della petizione - Weissmatten in notturna


La pista Weissmatten Leonardo David di Gressoney Saint Jean, nel comprensorio Monterosa Ski, rischia di chiudere. Ma la comunità locale non ci sta e ha lanciato una petizione per conservare un vero e proprio pezzo di storia dello sci valdostano. 

Il problema fondamentale è legato all'impianto di risalita che serve il tracciato che necessita di un'onerosa revisione. In più la pista, amatissima dagli sciatori per le sue qualità tecniche, non è collegata con il resto del comprensorio Monterosa Ski, quindi rientrerebbe nei tagli per razionalizzare l'offerta sciistica della zona e renderla economicamente più sostenibile. 

"Cittadini, imprenditori e appassionati si oppongono al proposito di alcuni di chiudere e riconvertire ad altra destinazione d'uso quella che è la pietra angolare dell'economia della località turistica e promuovono invece il rinnovamento delle infrastrutture e l'integrazione di nuovi servizi che potranno rilanciare non solo l'impianto, ma l'intera località per la quale il turismo ha sempre rappresentato la principale e più importante fonte di sostentamento. Salvare Weissmatten e donarle nuovo slancio significa contribuire a sostenere la comunità Walser della valle del Lys, una comunità con un'identità culturale molto antica e speciale che abita la vallata da secoli e da secoli se ne prende cura conservandone intatta con dedizione e grande sacrificio la bellezza naturale. Aiutateci a salvare un pezzo importante del nostro passato, presente e del futuro". 

Questo quanto si legge nella petizione su change.org che nel giro di pochi giorni ha raccolto oltre 4300 firme e che sarà presentata alla regione Valle d'Aosta, a Finaosta Spa e a MonterosaSki.

Quello del Weissmatten è stato uno dei primi impianti per lo sci nelle Alpi. La prima società era stata fondata nel 1949 con il contributo della Regione, del Comune di Gressoney Saint Jean, della Olivetti Lire 3.500.000 e dei cittadini che, chi più chi meno, contibuirono tutti a quello che era visto, ed è stato, un intervento di sviluppo per la valle.

Inzialmente la pista era servita da una seggiovia monoposto, sostituita nel 1980 da una biposto. Negli anni successivi la struttura è stata dotata di un impianto di illuminazione per lo sci notturno e di un sistema di innevamento programmato per garantire la sciabilità della pista.

"Senza di essa il nostro paese non sarebbe mai più una ‘stazione sciistica’ - si legge ancora nel testo della petizione - Rimarrebbe un paese senz’anima e senza futuro. Gressoney Saint Jean possiede 1420 posti letto in strutture ricettive e più di 2500 seconde case di non residenti. Inoltre è significativa la presenza di strutture per la ristorazione (bar e ristoranti), noleggi sci, negozi di generi alimentari, di abbigliamento e di altro genere come farmacia, giornali tabacchi. Ovviamente l’impianto dà lavoro agli addetti e ai maestri di sci. Tutti sarebbero economicamente penalizzati dalla sua chiusura. Apprezziamo e condividiamo quanto espresso dalla Giunta Regionale della Valle d’Aosta con la sua Delibera n. 8 del 5 gennaio 2011, in cui si persegue, come obbiettivo primario, la razionalizzazione del settore funiviario valdostano, purché in attuazione di una responsabile solidarietà con le realtà più piccole ma non di minor pregio".

 

di Redazione DoveSciare.it
27 Febbraio 2020

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